La lieve ripresa dell’Eurozona
Nel primo trimestre dell’anno il Pil in termini reali dell’area dell’euro è aumentato dello 0,2% sul periodo precedente. Tale evoluzione, spiega la Banca centrale europea nel bollettino mensile, conferma la graduale ripresa in atto, pur essendo in certa misura più debole delle attese. I risultati delle ultime indagini congiunturali indicano una ripresa moderata anche per nel secondo trimestre. Valutazione, quest’ultima, che trova riscontro anche nelle proiezioni macroeconomiche per il 2014, quando il Pil crescerà dell’1%; per il 2015, quando si assisterà ad una crescita dell’1,8%; e per il 2016, quando la crescita sarà invece dell’1,8% (rispetto alle proiezioni di marzo le stime sono state riviste al ribasso per il 2014 e al rialzo per il 2015).
Per quanto riguarda il tasso di inflazione il Consiglio direttivo della Bce ha spiegato che “l’impegno sarà unanime e non si escludono strumenti non convenzionali qualora si rendesse ancora necessario affrontare rischi connessi con un periodo di bassa inflazione eccessivamente prolungato”. L’obiettivo rimane dunque lo stesso: mantenere i tassi di inflazione bassi ma comunque vicini al 2% per scongiurare il rischio di deflazione. Secondo le stime l’inflazione è prevista allo 0,7% per il 2014, all’1,1% per il 2015 e all’1,4% per il 2016.
Nel bollettino si legge anche che “sebbene dai mercati del lavoro provenga qualche ulteriore segnale di miglioramento, la disoccupazione resta elevata”. Il tasso di disoccupazione nell’area dell’Euro ha infatti iniziato a mostrare segni di cedimento: dopo il calo dello 0,1% nel primo trimestre del 2014, ad aprile la Bce ha rilevato un ulteriore calo dello 0,1%, portandosi all’11,7%