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Scoperti 3.070 evasori fiscali internazionali

gdf-evasione-fiscale“L’evasione fiscale produce effetti economici negativi molto rilevanti. Determina effetti distorsivi sull’allocazione delle risorse e interferisce con il normale funzionamento della concorrenza nel mercato; accresce l’onere fiscale per i contribuenti onesti; esaspera le disuguaglianze; è legata in modo simbiotico alla corruzione e alla criminalità organizzata. Diverso ma non meno temibile è il fenomeno dell’elusione fiscale, cui è stata dedicata negli ultimi anni attenzione crescente da parte dei governi e delle istituzioni internazionali. L’erosione delle basi imponibili mina la sovranità impositiva degli Stati, mette a repentaglio la corretta competizione tra imprese, discriminando quelle che rispettano le norme fiscali. Molto spesso gli strumenti usati per compiere reati come quelli fiscali, il riciclaggio di denaro e la corruzione sono transnazionali e sfruttano la permissività di alcuni ordinamenti, investono tanto i Paesi industrializzati che quelli in via di sviluppo”, così il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, parlando alle celebrazioni del 240esimo anniversario dalla fondazione della Guardia di Finanza.
Per l’occasione le Fiamme Gialle hanno diffuso i numeri sull’attività svolta nei primi cinque mesi dell’anno.

I numeri dell’attività di controllo
Tra gennaio e maggio 2014 sono stati recuperati quasi 10,3 miliardi di euro dal fronte dell’evasione fiscale internazionale. Gli evasori totali scoperti sono stati 3.070 (persone e società che hanno nascosto all’estero capitali eludendo la tassazione italiana).
Le frodi carosello (truffe realizzate con il coinvolgimento di altri Paesi comunitari e società prive di struttura operativa e create solo per emettere fatture false, chiamate anche “scatole vuote”) scoperte dalla Gdf hanno portato alla denuncia di 193 persone per evasione di Iva, per un valore di oltre 235 milioni di euro.
Dei 163.280 controlli di scontrini e ricevute è emerso che nel 32,5% dei casi sono presenti irregolarità. I lavoratori in nero scoperti sono stati 9.403 e, di conseguenza, i datori di lavoro verbalizzati sono stati 1.935.
“L’azione contro i patrimoni accumulati attraverso frodi fiscali ed a garanzia della pretesa erariale – spiega un comunicato diffuso dall’Ufficio Stampa della Guardia di Finanza – trova riscontro nei sequestri eseguiti, pari a 461 milioni, ed in quelli proposti all’Autorità Giudiziaria per altri 914 milioni”.
L’inasprimento dell’attività di prevenzione e contrasto degli illeciti nel settore della Spesa Pubblica ha fatto sì che le attività investigative portassero alla luce frodi al
bilancio nazionale e dell’Unione europea per un valore di oltre 550 milioni di euro, con sequestri per 195 milioni.
“Intensa – si legge – è stata, altresì, la collaborazione con la Corte dei Conti per indagini relative alla cattiva gestione del denaro pubblico, con la segnalazione, da inizio anno, di danni erariali per oltre 1,6 miliardi di euro.
I responsabili di reati contro la pubblica amministrazione denunciati sono stati 1.435, di cui 126 tratti in arresto. Con specifico riferimento agli appalti pubblici, sono state individuate procedure di affidamento viziate da irregolarità per oltre 1,1 miliardi di euro, con la denuncia di 374 responsabili, di cui 34 tratti in arresto”.
Per il contrasto alla criminalità organizzata ed economica sono stati eseguiti accertamenti patrimoniali antimafia nei confronti di 5.523 persone che hanno portato al sequestro di beni per 2,4 miliardi di euro. A 413 milioni di euro ammonta il valore dei beni confiscati e, quindi, definitivamente entrati nel patrimonio dello Stato.
La lotta al riciclaggio di capitali “sporchi” è stata sviluppata attraverso 309 indagini di polizia giudiziaria e l’approfondimento investigativo di 10.753 segnalazioni di operazioni sospette su flussi finanziari di provenienza illecita, individuando 542 milioni di euro oggetto di riciclaggio. 717 responsabili sono stati denunciati e 36 arrestati. L’attività di controllo ha permesso inoltre di denunciare2.060 responsabili di reati bancari, finanziari, societari e fallimentari, e 257 usurai, di cui 51 tratti in arresto.
Le indagini antidroga hanno portato, sempre nei primi cinque mesi dell’anno, al sequestro di circa 35 tonnellate di sostanze stupefacenti, di cui 1,4 di cocaina, trenta tra hashish e marijuana e 3,5 di altre droghe. 950 sono i narcotrafficanti arrestati e 122 i mezzi sequestrati dai reparti territoriali, investigativi ed aereonavali del Corpo.
La lotta alla contraffazione ha portato invece al sequestro di circa 44 milioni di prodotti, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di oltre 2.200 responsabili.

 

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