Fiducia delle imprese in crescita a giugno | T-Mag | il magazine di Tecnè

Fiducia delle imprese in crescita a giugno

imprese_istatA giugno 2014 l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentiment indicator), espresso in base 2005=100, sale a 88,4 da 86,9 di maggio.
L’indice complessivo rispecchia il miglioramento della fiducia delle imprese di tutti i principali settori di attività: manifattura, servizi di mercato, costruzioni, commercio al dettaglio.
Nel mese di giugno l’indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese manifatturiere si attesta a 100,0, da 99,8 del mese precedente. I giudizi sugli ordini e le attese di produzione migliorano (da -21 a -20 e da 4 a 6, rispettivamente); il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino passa da -3 a 0. L’indice del clima di fiducia sale da 101,9 a 103,0 per i beni intermedi, mentre scende da 98,3 a 98,1 per i beni di consumo e da 99,7 a 98,3 per i beni intermedi. I giudizi sugli ordini migliorano nei beni di consumo (da -23 a -21) e nei beni strumentali (da -22 a -21), peggiorano nei beni intermedi (da -18 a -19); il saldo dei giudizi sulle scorte di prodotti finiti passa da -2 a 3 nei beni di consumo, da -3 a 3 nei beni strumentali e rimane stabile a -3 nei beni intermedi. Le attese sulla produzione migliorano in tutti i principali raggruppamenti di industrie: in particolare, il saldo aumenta da 2 a 5 nei beni di consumo e nei beni intermedi, e da 11 a 12 nei beni strumentali. Nel mese di giugno l’indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese manifatturiere si attesta a 100,0, da 99,8 del mese precedente. I giudizi sugli ordini e le attese di produzione migliorano (da -21 a -20 e da 4 a 6, rispettivamente); il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino passa da -3 a 0.
L’indice del clima di fiducia sale da 101,9 a 103,0 per i beni intermedi, mentre scende da 98,3 a 98,1 per i beni di consumo e da 99,7 a 98,3 per i beni intermedi. I giudizi sugli ordini migliorano nei beni di consumo (da -23 a -21) e nei beni strumentali (da -22 a -21), peggiorano nei beni intermedi (da -18 a -19); il saldo dei giudizi sulle scorte di prodotti finiti passa da -2 a 3 nei beni di consumo, da -3 a 3 nei beni strumentali e rimane stabile a -3 nei beni intermedi. Le attese sulla produzione migliorano in tutti i principali raggruppamenti di industrie: in particolare, il saldo aumenta da 2 a 5 nei beni di consumo e nei beni intermedi, e da 11 a 12 nei beni strumentali. Secondo le consuete domande trimestrali rivolte alle imprese manifatturiere che svolgono attività d’esportazione, nel secondo trimestre dell’anno peggiorano sia i giudizi sia le attese sul fatturato.
Sale da 7 a 8 il saldo destagionalizzato relativo al rapporto fra prezzi all’export e interni; rimane stabile al 30% la quota delle imprese interpellate che lamenta la presenza di significativi ostacoli all’attività di esportazione; tra questi, aumentano quelli legati ai costi, rimangono stabili quelli legati ai tempi di consegna, ai finanziamenti e alla qualità dei prodotti e ad altri motivi. Tra le destinazioni delle esportazioni diminuisce l’incidenza dei paesi Ue; la Germania, la Francia e la Cina continuano ad essere considerate fra i maggiori concorrenti internazionali.
Nel mese di giugno l’indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione sale a 81,1 da 73,4 di maggio; migliorano sia i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione (da -54 a -44) sia le attese sull’occupazione (da -23 a -22). L’indice del clima di fiducia sale da 55,2 a 64,6 nella costruzione di edifici e da 93,0 a 95,4 nei lavori di costruzione specializzati, mentre scende da 85,0 a 83,4 nell’ingegneria civile. I giudizi sugli ordini migliorano nella costruzione di edifici (da -64 a -56) e nei lavori di costruzione specializzati (da -47 a -36) ma peggiorano nell’ingegneria civile (da -23 a -27); le attese sull’occupazione crescono nella costruzione di edifici (da -35 a -25) e nell’ingegneria civile (da -9 a -8) e diminuiscono nei lavori di costruzione specializzati (da -13 a -21).
Nel mese di giugno, l’indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese dei servizi sale a 88,0 da 87,4 di maggio. Tutte le componenti del clima registrano un lieve miglioramento: i giudizi e le attese sugli ordini (da -17 a -16 e da -11 a -10, i rispettivi saldi) e le aspettative sull’andamento dell’economia in generale (da -19 a -18 il saldo). Circa l’occupazione, peggiorano i giudizi (da -9 a -16, il saldo) ma migliorano le relative attese (da -16 a -14); riguardo la dinamica dei prezzi di vendita, il saldo delle attese cresce da -8 a -7.
Nel dettaglio settoriale, il clima di fiducia aumenta nei trasporti e magazzinaggio (da 107,9 a 108,6), nei servizi turistici (da 68,3 a 81,3) e in quelli di informazione e comunicazione (da 76,1 a 76,7): in questi settori progrediscono i giudizi sugli ordini, le attese sull’andamento dell’economia in generale peggiorano leggermente nel primo e migliorano negli altri due settori; le attese sul livello degli ordini, invece, sono stabili nel primo settore, migliorano sensibilmente nel secondo e peggiorano nel terzo. Il clima di fiducia nei servizi alle imprese e altri servizi, infine, scende di 10 punti, da 98,6 a 88,7 a causa della diminuzione di tutte le componenti dell’indice.
Nel dettaglio territoriale, il clima di fiducia cresce nel Nord-est (da 82,1 a 91,5) e nel Mezzogiorno (da 89,8 a 91,9); diminuisce invece nel Nord-ovest (da 105,2 a 94,3) e al Centro (da 84,9 a 83,1).
Nel commercio al dettaglio l’indice del clima di fiducia passa dal 99,0 di maggio a 101,4. Rispetto al mese precedente recupera il saldo dei giudizi sulle vendite correnti, diminuisce quello delle attese sulle vendite future ed è in netto ridimensionamento il saldo delle giacenze di magazzino (rispettivamente: da -21 a -18, da 10 a 8 e da 3 a -3).
La fiducia migliora sia nella grande distribuzione (da 95,6 a 101,0) sia in quella tradizionale (da 102,0 a 102,7). In particolare, nel circuito della grande distribuzione recupera fortemente il saldo dei giudizi sulle vendite correnti (da -16 a -7), ma diminuisce quello relativo alle attese sulle vendite future (da 25 a 22); nella distribuzione tradizionale, diminuisce lievemente il saldo dei giudizi sulle vendite correnti (da -27 a -28), mentre è stabile quello relativo alle attese sulle vendite future (-4). Quanto alle scorte di magazzino, il saldo passa da 8 a -3 nella grande distribuzione e da -1 a -4, in quella tradizionale.

(fonte: Istat)

 

Scrivi una replica

News

Netanyahu ci ripensa, attesa delegazione Israele negli Usa

Un cambio di rotta rispetto alla decisione presa subito dopo l’approvazione della risoluzione Onu per il cessate il fuoco a Gaza. Il premier israeliano, Benyamin…

28 Mar 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Ucraina, Oleg Ivashchenko nominato nuovo capo dei servizi segreti esteri

«Ho nominato il generale Oleg Ivashchenko nuovo capo dei servizi segreti esteri dell’Ucraina». Ad annunciarlo il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. «È un professionista – ha…

28 Mar 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Gaza, Onu: «Fame potrebbe equivalere a crimine di guerra»

L’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk, ha affermato in un’intervista alla Bbc che Israele ha dalla sua una responsabilità significativa…

28 Mar 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Meloni: «La pace si costruisce con la deterrenza»

«La pace non si costruisce con i sentimenti e le buone parole, la pace è soprattutto deterrenza e impegno, sacrificio». Così il presidente del Consiglio,…

28 Mar 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia