Giappone, eseguite due condanne a morte. Amnesty: “Agghiacciante”
Due condanne a morte sono state eseguite in Giappone. Si tratta di due uomini accusati di omicidio multiplo: il primo esponente di un clan della mafia giapponese, il secondo un tassista che nel 2001 ha ucciso 5 persone a colpi d’arma da fuoco in una banca. Le esecuzioni capitali, eseguite nel Paese asiatico dal dicembre 2012 e dove al momento sono detenute 127 persone nel braccio della morte, sono state 12. “E’ agghiacciante che le autorità giapponesi continuino a mettere a morte persone nonostante i gravi dubbi sull’uso della pena di morte”, ha denunciato Hiroka Shoji, ricercatore sull’Asia orientale di Amnesty International.