“Dimezzare la fame nel mondo entro il 2015”
L’obiettivo che la Fao si è prefissato di ridurre la fame nel mondo del 50% entro il 2015 è sempre più alla portata di mano. Nonostante, ancora oggi, una persona su nove soffra ancora la malnutrizione. Proprio per questo, per rispettare gli impegni presi, i Paesi delle Nazioni Unite devono incrementare ulteriormente i propri sforzi. Dal Rapporto Sofi 2014, della stessa Fao, emerge che 63 paesi in via di sviluppo hanno già raggiunto l’obiettivo di dimezzare la percentuale dei denutriti, altri sei invece si apprestano a farlo.
Ad oggi il numero dei denutriti è si 805 milioni di persone, in calo di cento milioni di unità rispetto a dieci anni fa. Una dinamica che fa ben sperare riguardo il raggiungimento di un altro obiettivo, quello di porre fine alla fame nel continente africano entro il 2025.
“L’insicurezza alimentare e la malnutrizione – ricorda il Direttore Generale della Fao, Josè Graziano da Silva – sono problemi complessi che non possono essere risolti da un settore o dei soggetti interessati da soli, ma devono essere affrontati in modo coordinato. Il Rapporto Sofi 2014, è la prova provata che siamo in grado di vincere la guerra contro la fame, e dovrebbe ispirare i paesi ad andare avanti, con l’assistenza della comunità internazionale, se necessario”.
Nel medesimo rapporto del 2013 le cifre parlavano di 842 milioni di persone denutrite, il 12% della popolazione mondiale. Solo in Africa soffrre la fame una persona su cinque mentre nel mondo una ogni otto.
L’area più colpita dalla malnutrizione è l’Africa Sub-Sahariana con il 21% (contro il 32,7% di venti anni prima) della popolazione. Nel 2013 un miglioramento sostanziale è stato riscontrato in Asia dove, nel giro di vent’anni il tasso di sottonutrizione è passato dal 31% al 10,7%.