Come cambia l’editoria (digitale) | T-Mag | il magazine di Tecnè

Come cambia l’editoria (digitale)

di Fabio Germani

ebookPrendiamo come punto di riferimento la porzione di mercato statunitense. C’è vita oltre Amazon. Lo suggerisce l’American Booksellers Association, secondo cui il numero di librerie indipendent è cresciuto tra il 2009 e il 2011 del 20%. È un dato curioso perché il segmento di mercato che comprende l’editoria vede vacillare un colosso Barnes & Noble dopo che alcuni concorrenti si sono visti addirittura costretti a cessare le attività. Eppure, snocciolando qualche numero, ci si accorgerebbe di una condizione che non è in fondo tanto astrusa. In generale, e a livello mondiale, la quota di lettori sta (purtroppo) diminuendo e i pochi, incalliti, fruitori stanno testando nuove modalità di accesso al libro e alla cultura. Si fanno gli ordini su Amazon, oppure si utilizzano gli e-reader e si comprano e-book. Ciò accade negli Stati Uniti e in Europa. Anche in Italia, ormai. La recente indagine Nielsen fotografa la situazione: gli acquirenti che hanno speso delle somme per i libri che hanno optato per la carta restano la maggioranza (37%), ma comunque in calo del 9% nel 2013 rispetto al 2012. Agli e-book sono ricorsi il 2%, percentuali basse ma in crescita del 14%. I lettori sono diminuiti anch’essi del 9% (21,9 milioni, 42%) e aumentati nel secondo caso del 17% (1,9 milioni, 3,6%). Di norma un e-book è più economico del corrispettivo cartaceo, come è giusto che sia. Ma in rapporto nel nostro paese si paga un’IVA notevolmente più alta. È al 4% per quelli di carta, al 22% quelli in formato digitale. La stessa Commissione europea ha suggerito all’Italia di alleggerire la pressione fiscale, oggettivamente un po’ fuori dalla realtà.
C’è poi da considerare il punto di vista degli scrittori che, per paradossale che sia, aumentano. Si legge meno, insomma, ma cresce il numero di quanti vorrebbero intraprendere una carriera nuova o parallela. Alcune tipologie di diffusione, rese possibili proprio dal successo degli e-book, concedono l’opportunità a chiunque abbia un’idea di prodursi un libro da sé. Con tutti i rischi del caso, si intende: dalle revisioni fino alla promozione.
Cambierà anche l’editoria scolastica? Può darsi visto che le intenzioni del governo vanno in questa direzione, ovvero far adottare a professori e studenti alcuni testi in formato digitale. A patto che le scuole, fondi permettendo, si muniscano di un numero sufficiente di tablet.

segui @fabiogermani

 

Scrivi una replica

News

Via libera di Camera e Senato alle risoluzioni sul Def

Il Parlamento ha approvato il Def, il Documento di economia e finanza. Le Aule di Camera e Senato hanno dato il via libera alle risoluzioni…

24 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Giorgetti: «Il nuovo Patto di stabilità è sicuramente un compromesso»

Il nuovo «Patto di stabilità approvato ieri dal Parlamento europeo è sicuramente un compromesso,non è la proposta che il sottoscritto aveva portato avanti in sede…

24 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

«Nel 2023 in Italia oltre 1.400 attacchi cyber»

Nel 2023 l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha trattato 1.411 attacchi cyber, in crescita su base annua (+29%). Aumentati anche i soggetti colpiti, passati da…

24 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Ucraina, la Commissione europea ha erogato la seconda tranche del finanziamento ponte eccezionale a Kiev

La Commissione europea ha erogato all’Ucraina la seconda tranche del finanziamento ponte eccezionale nell’ambito dell’Ukraine facility. L’importo è di 1,5 miliardi di euro. «L’Ucraina porta…

24 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia