Why not, de Magistris: “Ho subito la peggiore delle ingiustizie”
“La mia vita è sconvolta, ho subito la peggiore delle ingiustizie”. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha così commentato la condanna ad un anno e tre mesi di reclusione inflittagli nell’ambito del processo Why not.
“Sono profondamente addolorato per aver ricevuto una condanna per fatti insussistenti. Ma – ha proseguito il primo cittadino napoletano – rifarei tutto, e non cederò alla tentazione di perdere completamente la fiducia nello Stato”. “In Italia, credo, non esistano condanne per abuso di ufficio non patrimoniale. Sono stato condannato – ha osservato de Magistris – per avere acquisito tabulati di alcuni parlamentari, pur non essendoci alcuna prova che potessi sapere che si trattasse di utenze a loro riconducibili. Prima mi hanno strappato la toga, con un processo disciplinare assurdo e clamoroso, perché ho fatto esclusivamente il mio dovere, dedicando la mia vita alla magistratura, ed ora mi condannano, a distanza di anni, per aver svolto indagini doverose su fatti gravissimi riconducibili anche ad esponenti politici. Non avendo commesso alcun reato – ha concluso il sindaco di Napoli – ho la speranza che si possa riformare, in appello, questo gravissimo e inaccettabile errore giudiziario”.