Gl italiani e la Second hand economy
Un po’ a causa della crisi economica, un po’ grazie alla tecnologia, la Second Hand Economy sta prendendo sempre più piede. Letteralmente “economia di seconda mano”, non è altro che la compra-vendita dell’usato. Un settore del commercio che quest’anno ha generato un volume d’affari pari a 18 miliardi di euro. La delicata situazione economica ha portato sempre più i consumatori ad allontanarsi dai canali tradizionali in cerca del risparmio e internet gli ha facilitato le cose, tanto che il 47% di quel volume d’affari arriva proprio dalla compra-vendita online, alla quale si dedicano ormai tre italiani su dieci.
In particolare il web viene usato dal 28% del campione, intervistato da Doxa per Subito.it (portale leader del settore con una quota di mercato del 68,7%), per acquistare beni per la cura della casa o della persona. Nel 32% dei casi la rete viene utilizzata per l’acquisto di prodotti elettronici.
Il 71% dei consumatori ha acquistato un prodotto di seconda mano per risparmiare, mentre nel 57% dei casi gli oggetti sono stati venduti unicamente perché ritenuti superflui. Per tre italiani su cinque la compra-vendita di prodotti usati è il modo più intelligente ed eco-sostenibile di commerciare.
Doxa ha individuato cinque categorie di “commercianti dell’usato”. La fetta più grande, il 33%, è composta dai compratori o venditori (o entrambi) che commerciano per il semplice gusto di avere sempre nuovi oggetti ad un prezzo conveniente; l’11% è invece costituito da quei venditori o compratori definiti “Concreti”, ovvero quelli che comprano o vendono semplicemente per soddisfare i bisogni famigliari. Il 14% è costituito dal profilo “Economia 2.0”, rappresentato soprattutto da giovani appassionati di tecnologie che comprano a poco e vendono a tanto. Ci sono poi gli “Ideologici”, il 12%, rappresentati dai nostalgici degli oggetti di una volta, e gli “Smart Chic”, l’8%, ed è quel commerciante dell’usato che cerca oggetti originali o vintage e crede nel riuso e nell’eco-sostenibilità.
“La Second Hand Economy – spiegano da Doxa – è oggi una realtà in molti paesi, e lo sta diventando anche in Italia, e non è un caso che questo fenomeno si stia espandendo proprio ora, in un momento storico di grande cambiamento e dinamismo caratterizzato da un bisogno dell’individuo di avere un ruolo sempre più attivo nella propria società ed economia e nelle scelte della vita di tutti i giorni. Anche se il mercato dell’usato è ancora in fase di crescita, la linea evolutiva che sta seguendo lo porterà ad essere una leva importante nel sistema socio-economico grazie a digitale e mobile che ne saranno il driver”.