Che Italia che fa: imprese, famiglie, mercati, consumi
La debolezza della domanda interna continua a condizionare negativamente il mercato delle imprese italiane. Ad ottobre, l’indice elaborato da Tecnè scende a 49/100 rispetto al 51 registrato a settembre. Questo è quanto emerge dall’indagine Tecnè per TGCOM24. La grande distribuzione (gli ipermercati, supermercati e grandi magazzini), l’industria elettrica ed elettronica così come l’industria meccanica e i mezzi di trasporto sono i settori che hanno registrato le performance migliori. Discorso diverso – ed opposto – per i servizi come mense e bar, il commercio al dettaglio di prodotti alimentari e le costruzioni. Nel complesso si conferma la tendenza degli ultimi 12 mesi e le prospettive a medio termine.
Del resto, la situazione economica del Paese viene percepita ancora negativamente da buona parte della popolazione italiana: per il 71% delle famiglie è peggiorata (a settembre erano il 64%), per il 4% è invece migliorata mentre per il 25% è rimasta stabile. L’indice di fiducia (24/100) registra una diminuzione di 4 punti rispetto al mese scorso.
Leggermente migliori le valutazioni che riguardano la situazione economica della propria famiglia: per il 3% è migliorata, per il 52% è stabile e per il 45% è peggiorata, con l’indice che, negli ultimi 4 mesi, non registra alcuna variazione (38/100). Mentre peggiorano, ulteriormente, le attese per i prossimi 12 mesi, sia per quanto riguarda la situazione economica dell’Italia (l’indice segna 44/100 a ottobre e 47 a settembre), sia per quanto riguarda le condizioni economiche della famiglia (l’indice scende a 46/100 a ottobre rispetto al 47 a settembre). Nell’affrontare le spese mensili, quasi un terzo delle famiglie (il 31%) ha registrato un saldo negativo del bilancio familiare con le uscite che hanno superato le entrate: l’indice Tecnè che misura l’equilibrio del bilancio familiare, si attesta a ottobre a 46/100 (in diminuzione di un punto rispetto al mese precedente), senza alcuna significativa variazione nel corso degli ultimi 12 mesi. Emerge anche un conseguente deterioramento degli standard di consumo: l’indice relativo agli standard dei consumi si colloca (nuovamente) su livelli molto bassi (24/100) e in calo di un punto rispetto a settembre. Poche sono le famiglie italiane (l’11%) che sono riuscite ad acquistare tutto ciò di cui avevano bisogno come 12 mesi fa. Contrariamente a quanto accaduto per il restante 89%, che ha risparmiato sulla spesa, riducendo la quantità e/o la qualità dei prodotti acquistati nel corso dell’anno.
CHE ITALIA CHE FA (OTTOBRE 2014) Sfoglia in pdf l’indagine Tecnè