Juncker: “In materia di riforme il governo Renzi non è stato inattivo”
“Noi abbiamo dato più tempo all’Italia, e in diversi paesi sono stato criticato per questo perché molti avrebbero voluto che applicassi alla lettera e con severità il Patto di stabilità; io non ho voluto farlo e non ho voluto dettare al governo e al Parlamento italiano quello che avrebbero dovuto fare, ma ho chiesto al governo italiano di mettere nero su bianco, con una lettera, quello che avrebbero fatto, e ora vedremo nel mese di marzo se l’Italia ha portato avanti le riforme strutturali necessarie. Da questo punto di vista bisogna riconoscere che il governo Renzi non è certo stato inattivo in materia di riforme e vedremo a marzo a che punto saremo. Aver dato più tempo all’Italia, come anche alla Francia, è un segno di fiducia, e quando un governo mi scrive che farà delle riforme strutturali io gli credo; e quindi sì, ho fiducia nel governo Renzi. Io ho molta simpatia non solo per il presidente del consiglio, ma anche per l’Italia che amo molto anzitutto per il genio del popolo italiano, e non ho ragioni di dubitare che l’Italia ancora una volta darà l’esempio agli altri. Ho grande ammirazione nei confronti dell’azione del governo Renzi in materia di riforma del mercato del lavoro. Io sono stato anche ministro del lavoro nel mio paese e l’art. 18 per me non ha segreti. E Renzi è il primo premier che non fa marcia indietro di fronte all’opposizione di quelli che non vogliono cambiare nulla”, così il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker nel corso di un’intervista rilasciata a SkyTg24.