La minaccia terroristica e la situazione politica | T-Mag | il magazine di Tecnè

La minaccia terroristica e la situazione politica

paolo_gentiloniL’Isis si spinge in Libia e minaccia Roma. Nell’indagine che Tecnè ha condotto per Porta a Porta di giovedì 19 febbraio 2015 agli intervistati è stato perciò chiesto di esprimere un parere sulla minaccia terroristica dell’Isis. Il quadro che emerge è di una diffusa preoccupazione in cui spiccano, però, alcuni distinguo. Il 46%, infatti, si dice molto preoccupato, considera concreta la minaccia e pensa che non siamo attrezzati a prevenirla; il 41% è preoccupato, considera concreta la minaccia ma pensa che gli apparati di sicurezza italiana siano in grado di prevenire possibili attacchi.
Non si dice preoccupato l’11% degli intervistati, secondo cui gli annunci servono solo ad alimentare la paura e comunque mostra fiducia nei nostri apparati di sicurezza. Senza opinione il 2%.
Che posizioni deve assumere l’Italia? Una buona parte, il 41%, nega l’intervento militare, ma ritiene che sia necessario schierare l’esercito e la marina a ridosso delle acque territoriali e rafforzare i controlli alle frontiere. È il 38% a sostenere che l’Italia deve partecipare a un’eventuale azione militare insieme ad altri paesi ma solo sotto l’egida dell’Onu; per il 16% il nostro paese deve intervenire militarmente in Libia, eventualmente anche da sola. Senza opinione il 5%.

La situazione politica
Anche l’attualità politica tra gli argomenti affrontati nell’indagine Tecnè, in particolare l’atteggiamento del governo sulle riforme istituzionali. Secondo il 55% degli intervistati il governo e i partiti di maggioranza hanno avuto un atteggiamento poco conciliante, mentre le riforme si devono fare con la massima convergenza possibile. Il 37%, invece, sostiene che il governo e i partiti di maggioranza hanno fatto bene ad andare avanti con chi ci stava, altrimenti in Italia non cambia nulla. Senza opinione, infine, l’8%.
Il 39% degli interpellati è convinto che il governo Renzi durerà fino alla fine della legislatura, nel 2018. Il 21%, al contrario, ritiene che la durata del governo è subordinata alla nuova legge elettorale e alla riforma del Senato (2017), il 23% che durerà ancora almeno un anno. Solo l’8% crede che durerà pochi mesi (senza opinione il 9%).
Ad ogni modo i giudizi sul governo sono molto o abbastanza negativi nel 64% dei casi, molto o abbastanza positvi nel 30% (senza opinione il 6%). Sul premier Matteo Renzi, invece, i giudizi sono molto o abbastanza negativi per il 54% degli intervistati, molto o abbastanza positivi per il 42% (senza opinione il 4%).

Intenzioni di voto
Se si votasse oggi – al 18 febbraio 2015 – si confermerebbe primo partito il Pd che, stabile al 38%. Il Movimento 5 Stelle si attesta al 18%, Lega Nord e Forza Italia sono appaiate al 14%. Ncd-Udc raggiunge il 5%. Sel e Fratelli d’Italia si attestano al 3%. Incerti e astenuti: 55%.

Sfoglia l’indagine Tecnè-Porta a Porta

 

1 Commento per “La minaccia terroristica e la situazione politica”

  1. […] sondaggio Tecnè per Porta a Porta. Qui i sondaggi Tecnè precedenti. Qui l’articolo di […]

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