Cosa è una bad bank | T-Mag | il magazine di Tecnè

Cosa è una bad bank

soldi-euroQualche giorno fa, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco si è limitato a definirla un’idea interessante. Per l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico la creazione di una bad bank, invece, potrebbe essere una soluzione per il sistema bancario italiano. Ma cos’è propriamente una bad bank? E quali potrebbero essere gli effetti sull’accesso al credito?
Una bad bank è una società che viene costituita – solitamente con un azionariato misto pubblico-privato, con lo Stato in minoranza – con l’obiettivo di comprare (a prezzi ridotti) parte dei crediti in sofferenza detenuti dalle banche, che possono così scaricarli dai propri bilanci. Mentre la bad bank cercherà di recuperarne il maggior numero possibile.
La creazione di una bad bank può rappresentare un’utile strumento per facilitare l’accesso al credito, almeno in linea teorica: ‘liberate’ dal peso delle sofferenze, le banche sarebbero incentivate ad erogare nuovi prestiti.
Del resto la presenza, più o meno consistente, di crediti in sofferenza (secondo l’ABI, ad esempio, gli istituti italiani hanno chiuso il 2014 con 183,7 miliardi di sofferenze lorde: il 9,6% sul totale dei prestiti concessi. Nel 2007 erano il 2,8%) rappresenta un freno per le banche. Quest’ultime, per non aggravare ulteriormente la loro situazione, tendono infatti a concedere nuovi prestiti soltanto a chi (singoli clienti, famiglie o aziende) non viene considerato “a rischio”.
Tuttavia molti sono i crediti che le banche riusciranno a riscuotere (i cosiddetti crediti deteriorati o Non Performing Loans): circa il 17% di tutto il credito bancario italiano per una cifra compresa tra i 320 e i 330 miliardi di euro, come riferito dal Fondo monetario internazionale.
L’OCSE ha invitato (implicitamente) l’Italia a costituire una bad bank, seguendo i recenti esempi di Spagna ed Irlanda. Negli ultimi anni, prima Madrid e poi Dublino hanno costituito una bad bank. Significativo il caso spagnolo: nel 2012 la Spagna creò la SAREB, soddisfacendo così una delle tante condizioni imposte dalla Troika (Commissione europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale) in cambio di un piano d’assistenza finanziaria da 41 miliardi di euro, interamente finanziato attraverso il fondo salva-Stati (l’ESM).

(articolo pubblicato il 23 febbraio 2015 su Tgcom24)

 

Scrivi una replica

News

Medio Oriente, l’Onu ha chiesto un’indagine internazionale sulle fosse comuni scoperte nella Striscia di Gaza

L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha chiesto un’indagine internazionale sulle fosse comuni scoperte nei due principali ospedali della Striscia di…

23 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Eurozona, de Guindos: «Se le cose vanno nella stessa direzione, allenteremo la posizione restrittiva»

«Se le cose vanno nella stessa direzione delle ultime settimane, allenteremo la nostra posizione restrittiva a giugno. In assenza di sorprese è un ‘fatto compiuto’».…

23 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Ue, via libera del Parlamento europeo al Patto di Stabilità

Il Parlamento europeo, con 359 voti favorevoli, 166 contrari e 61 astensioni, ha dato il via libera finale al nuovo Patto di Stabilità e crescita.…

23 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Meloni: «Vogliamo ridurre i divari che dividono il Paese»

«L’Italia è una Nazione che nel tempo ha accumulato diversi divari: tra Nord e Sud, tra la costa tirrenica e quella adriatica, divari all’interno delle…

23 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia