Prodotto interno lordo negativo nel 2014
Nel 2014 il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.616.048 milioni di euro correnti, con un aumento dello 0,4% rispetto all’anno precedente. In volume il Pil è diminuito dello 0,4%. I dati disponibili per i maggiori paesi sviluppati indicano un aumento del Pil in volume negli Stati Uniti (2,4%), in Germania (1,6%) e in Francia (0,4%). Dal lato della domanda interna nel 2014 si registra, in termini di volume, una variazione nulla dei consumi finali nazionali e un calo del 3,3% degli investimenti fissi lordi. Per quel che riguarda i flussi con l’estero, le esportazioni di beni e servizi sono aumentate del 2,7% e le importazioni dell’1,8%.
Nel 2014 la spesa per consumi finali delle famiglie residenti è cresciuta in volume dello 0,3%, segnando un lieve recupero rispetto all’accentuata diminuzione del 2013 (-2,9%). La spesa per consumi di beni è rimasta invariata, mentre quella di servizi è aumentata dello 0,7%. In termini di funzioni di consumo gli aumenti più accentuati, in volume, riguardano la spesa per bevande alcoliche, tabacchi e narcotici (+2,3%), per servizi sanitari (+2,0%) e per ricreazione e cultura (1,9%); l‟unica componente che segna una diminuzione è quella della spesa per mobili, elettrodomestici e manutenzione della casa (-1,4%).
La spesa delle Amministrazioni pubbliche e quella delle Istituzioni sociali private (Isp) hanno registrato, rispettivamente, diminuzioni in volume dello 0,9% e dello 0,3%. La contrazione in volume degli investimenti fissi lordi (-3,3% nel 2014) è stata di intensità inferiore a quella dell‟anno precedente (-5,8%). Il calo maggiore ha riguardato la componente delle costruzioni (-4,9%), mentre gli investimenti in macchinari e attrezzature sono diminuiti del 2,7% e quelli in mezzi di trasporto dell’1,2%; la componente dei prodotti della proprietà intellettuale ha invece segnato un lieve incremento (+0,3%).
Nel 2014 il valore aggiunto totale in volume è diminuito dello 0,3%; nel 2013 aveva registrato una flessione dell‟1,4%. Il calo è stato più accentuato nelle costruzioni (-3,8%) e nell’agricoltura, silvicoltura e pesca (-2,2%), mentre è risultato più contenuto nell’industria in senso
stretto (-1,1%); nell’insieme delle attività dei servizi si è registrato un lievissimo incremento (0,1%).
(fonte: Istat)