L’andamento lento della ripresa | T-Mag | il magazine di Tecnè

L’andamento lento della ripresa

crisi_economicaI dati positivi sull’industria delle scorse settimane (il 2014 si era chiuso con la crescita dello 0,4% della produzione a dicembre), sembrano ora smentiti, almeno in parte, dai risultati di gennaio rilevati dall’Istat. La produzione industriale, infatti, è in calo dello 0,7% su base mensile (del 2,2% sull’anno).
In verità il primo mese dell’anno segue il trend dell’intero 2014, quando la produzione industriale è scesa dello 0,8% rispetto al 2013, ma pur sempre in recupero tenendo conto delle precedenti “chiusure”: -3,2% l’anno prima e 2012 a -6,4%. Il quadro, dunque, non è assolutamente negativo e il Centro Studi di Confindustria stima per il mese di febbraio un aumento della produzione industriale dello 0,2% su gennaio (che seguirebbe, tuttavia, il +0,2 di gennaio su dicembre, sempre secondo le stime di Confindustria).
Il dato, che dimostra come il treno della ripresa non sia stato evidentemente agganciato del tutto, sorride tutto sommato ad alcuni specifici settori di attività economica che, invece, hanno mostrato segnali di rinnovata vitalità. I comparti che registrano i maggiori aumenti tendenziali, dunque, sono quelli della fabbricazione di mezzi di trasporto (+16,1%), della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica ed ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+4,3%) e delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (+4,3%).
Il contesto internazionale e la diffusa percezione che la nostra economia mostrerà un’inversione di tendenza sono alla base del clima di fiducia, comunque in crescita, di imprese e consumatori. Al di là del dato diffuso martedì 10 marzo, a febbraio si mostrava un miglioramento nelle imprese manifatturiere sia nei giudizi sugli ordini (a -20 da -23) sia per le attese di produzione (a 5 da 3), segno che una risalita è perlopiù prevista nell’arco del primo trimestre.
Il quantitative easing della Bce, avviato proprio in queste ore, dovrebbe avere tra gli effetti l’aumento della competitività delle imprese orientate alle esportazioni, con il deprezzamento dell’euro. A favorirne, nel caso italiano, dovrebbero essere soprattutto settori quali moda e meccanica, ma anche mobili, elettrodomestici ed elettronica.
Innescando un circolo virtuoso, investimenti e produzione tornerebbero a crescere. Del resto, stando a recenti elaborazioni del Centro Studi di Confindustria, la propensione all’investimento è tra le più alte: 22,8% nel 2013, contro il 21,1% del Giappone, il 19,2% degli Stati Uniti, il 13,2% della Germania e il 12,5% della Francia (solo la Corea del Sud fa meglio con il 30,6%).
Il crollo degli investimenti che ha caratterizzato il periodo 2007-2013 (-31,6%), spiega Confindustria, è legato alle conseguenze della crisi economica, dal credit crunch, al peggioramento delle prospettive di domanda, all’erosione della redditività, ma non “ad un minore spirito imprenditoriale”.

(articolo pubblicato il 10 marzo 2015 su Tgcom24)

 

Scrivi una replica

News

Via libera di Camera e Senato alle risoluzioni sul Def

Il Parlamento ha approvato il Def, il Documento di economia e finanza. Le Aule di Camera e Senato hanno dato il via libera alle risoluzioni…

24 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Giorgetti: «Il nuovo Patto di stabilità è sicuramente un compromesso»

Il nuovo «Patto di stabilità approvato ieri dal Parlamento europeo è sicuramente un compromesso,non è la proposta che il sottoscritto aveva portato avanti in sede…

24 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

«Nel 2023 in Italia oltre 1.400 attacchi cyber»

Nel 2023 l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha trattato 1.411 attacchi cyber, in crescita su base annua (+29%). Aumentati anche i soggetti colpiti, passati da…

24 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Ucraina, la Commissione europea ha erogato la seconda tranche del finanziamento ponte eccezionale a Kiev

La Commissione europea ha erogato all’Ucraina la seconda tranche del finanziamento ponte eccezionale nell’ambito dell’Ukraine facility. L’importo è di 1,5 miliardi di euro. «L’Ucraina porta…

24 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia