#euapiedi, il racconto urbano su Instagram
Tocca quota 1000 foto il progetto #euapiedi, lo storytelling dell’esperienza urbana fatta dai cittadini, attraverso Instagram. L’idea, nata per raccontare la vita a Potenza, dopo poco è diventata virale e condivisa, generando un flusso di foto e post da molte città d’Europa.
Le nostre città visibili stanno diventando un luogo solo. Come in tutti i racconti già letti, sono le distanze, l’indifferenza e le paure ad allontanarci. Con lo storytelling digitale #euapiedi, invece, lo spazio ed il tempo si uniscono, quasi come se fossero cuciti da un desiderio unico di bellezza e socializzazione. Bisogna che un luogo diventi un paesaggio interiore, in modo che l’immaginazione prenda ad abitare quel luogo. A farne il proprio teatro. Su queste tavole ci sono le persone. O meglio: c’è la persona, con la sua individualità e la sua esperienza, il suo bisogno di sicurezza e di opportunità. Di diritti. ‘Eu’, che vuol dire ‘Io’ in portoghese, rappresenta proprio questa necessità di mettere la persona al centro della città. Dopo 50 giorni, il racconto inizia a dirci che c’è un’esigenza condivisa ed una voglia di riconquistare gli spazi urbani, che spesso rifiutiamo di abitare. Nel frattempo le foto hanno superato quota 1000, un numero notevole per un “hashtag activism” in principio nato per raccontare una città del Sud, con le sue complessità, e che oggi è una storia più grande, condivisa e partecipata. Che ha voglia di crescere e fare ancora molta strada.