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Crescite economiche a confronto

L’Italia esce dalla recessione e registra una crescita superiore alle attese. Bene anche Spagna e Francia. Deludono Stati Uniti, Germania e Cina
di Matteo Buttaroni

crisi_economica_recessioneMentre l’Italia, nel primo trimestre dell’anno, conferma un ritorno alla crescita (su base trimestrale mentre su base annua il dato rimane invariato), superando le previsioni avanzate in precedenza, la Francia realizza la crescita più alta degli ultimi due anni. La Germania e gli Stati Uniti, invece, deludono le attese. Male anche la Cina, che mette a segno il dato peggiore degli ultimi sei anni. La Spagna, al contrario, ottiene il miglior risultato dal 2007.
Secondo i dati preliminari diffusi dall’Istat, il nostro Paese, nei primi tre mesi dell’anno, avrebbe registrato una crescita del prodotto interno lordo dello 0,3% sui tre mesi precedenti, mettendo fine, di fatto, alla recessione. Erano tredici trimestri consecutivi (quindi dalla fine del 2011) che il Pil non si mostrava in crescita tendenziale e quattro anni che non si registrava una crescita superiore ai 0,3 punti percentuali.
Sia la variazione trimestrale che quella tendenziale (nulla rispetto al primo trimestre del 2014) sono risultate superiori alle attese degli analisti che avevano previsto un +0,1% su base trimestrale e un -0,2% sullo stesso periodo dello scorso anno.
Notizie incoraggianti arrivano poi da Moody’s che, insieme alle stime per l’Eurozona e per le principali economia dell’area e degli Stati Uniti, ha alzato quelle dell’Italia portandole al +1% per il 2015, contro il +0,5% avanzato in precedenza.
Per l’area della moneta unica l’agenzia di rating prevede un +1,5%, contro il +1% delle stime di febbraio. Al rialzo anche le stime di crescita per i Pil tedesco (da +0,5/1,5% a +1,5/2,5%) e francese (da 0,0/1% a 0,5/1,5%).
Nei primi tre mesi dell’anno il Pil tedesco ha registrato una crescita inferiore alle attese, mostrandosi a +0,3% sul trimestre precedente, contro il +0,5% previsto dagli analisti. Quello francese ha registrato invece l’incremento più elevato degli ultimi due anni: +0,6%. In questo caso il dato è risultato superiore a quello atteso dagli analisti, +0,4%.
Sempre rimanendo sui dati diffusi dall’Insee, l’istituto di statistica francese ha rivisto al ribasso le crescite del Paese relative al 2014 (da +0,4% a +0,2%) e al 2012 (anch’esso dal +0,4% al +0,2%). In rialzo, invece, quello del 2013 (dal +0,4% al +0,7%).
Ottime le performance della Spagna che, nei primi tre mesi dell’anno, ha registrato una crescita tendenziale del 2,6% (la più elevata dal 2007). Per l’intero anno il governo prevede una crescita del 2,9%.
Per quanto riguarda invece gli Stati Uniti e la Cina Moody’s prevede, rispettivamente, una crescite del 2,8% per 2015 e 2016 e un rallentamento al 6,8% per il 2015 e al 6,4% per l’anno a seguire.
Nel primo trimestre del 2015 l’economia statunitense ha registrato un +0,2% , ben al di sotto delle attese, mentre quella cinese ha rallentato al +7% annuo dopo il +7,3% dell’ultimo trimestre del 2014.

(articolo pubblicato il 13 maggio su Tgcom24)

 

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