L’agricoltura traina il Made in Italy
Alcuni settori hanno reagito meglio di altri alla crisi economica, incrementando il fatturato e le possibilità occupazionali. L’agricoltura è senza dubbio uno di questi. E i dati confortanti degli scorsi anni sembrano trovare ulteriore conferma nel primo trimestre del 2015.
È un aspetto da non sottovalutare, soprattutto in pieno svolgimento dell’Expo, vetrina e allo stesso tempo volano per il Made in Italy. Basti pensare che, come sottolinea la Coldiretti (l’analisi si basa su dati Istat) le esportazioni di prodotti agricoli e di alimenti e bevande trasformati sono cresciute in valore del 6,2% su base annua nel periodo gennaio-marzo, dopo il record di 34,4 miliardi registrato l’anno scorso.
Ma è il trend dell’occupazione a sorprendere di più. Anche qui l’incremento nel numero di occupati è di quelli record, pari al 6,2%. Un valore, sottolinea la Coldiretti, dieci volte superiore al livello medio evidenziato negli altri settori, per un totale di 27 mila occupati in più rispetto al 2014.
Tale andamento positivo è il risultato tanto della crescita del numero di lavoratori indipendenti (+7,4%) quanto di quelli dipendenti (+4,9%). Nel complesso (indipendenti e dipendenti), per quanto riguarda la ripartizione territoriale, si rilevano aumenti soprattutto al Nord e al Mezzogiorno (rispettivamente del 16,1 e del 44,4%). Al Centro, invece, l’occupazione risulta in calo dell’11,5%.
Che l’agricoltura sia un’ottima opportunità di realizzazione lo dimostra il fatto che ad andare bene sono anche quelle categorie solitamente svantaggiate nel mercato del lavoro: i giovani e le donne. Negli anni, compresi quelli caratterizzati dalla crisi economica, sono cresciute le imprese under 35 (ad alto contenuto innovativo, peraltro) e nello specifico un’impresa su tre è guidata da donne.
Dell’aumento dell’export, si diceva in apertura. Ultimamente il Made in Italy viene apprezzato molto in Cina. A sottolinearlo è sempre la Coldiretti che ha illustrato di recente lo studio in occasione del Forum italo-cinese per la cooperazione nel settore agroalimentare nel giorno dedicato dall’Expo proprio alla Cina. In pratica le esportazioni verso Pechino sono aumentate del 298% dall’inizio della crisi, registrando nel 2014 i massimi di sempre. In cifre: 367 milioni di euro. E il trend prosegue sulla scia di questi risultati: le esportazioni agroalimentari italiane sono cresciute anche nel primo trimestre del 2015, un aumento pari al 4%.
(articolo pubblicato il 17 giugno su Tgcom24)