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Il contributo della aziende straniere in Italia

Sono 525 mila le imprese in Italia condotte da un immigrato, il 5,6% in più rispetto al 2013 (+28mila)

fruttivendolo-stranieroI segnali che man mano arrivano dagli indicatori dell’attività economica del Paese continuano a dimostrare che finalmente l’Italia sta assistendo ad un’inversione di rotta rispetto agli anni più difficili della crisi economica. Dati vagamente positivi arrivano anche dalle imprese per le quali Unioncamere, alla fine del 2014 ha finalmente registrato un saldo positivo. Un risultato reso possibile anche grazie alle performance delle imprese guidate da stranieri.
Secondo le indagini dell’Unione delle camere di Commercio il bilancio si è finalmente attestato in territorio positivo per circa 30mila unità. Le “nuove nascite” sono state, infatti, quasi 371 mila mentre le cessazioni poco più di 340 mila.
Come anticipato un importante contributo è arrivato dalla continua crescita delle imprese condotte da lavoratori immigrati che, dopo la crescita di 42 mila unità (+9,5%) registrata, dal Centro studi e Ricerche Idos, tra il 2011 ed il 2013, hanno segnato un ulteriore +5,6% nel corso dello scorso anno sul precedente.
Le imprese (ditte individuali o con una maggioranza di soci o amministratori stranieri) guidate da immigrati hanno dunque toccato quota 524.674, 28 mila in più rispetto al 2013, andando a rappresentare l’8,7% dell’intero panorama imprenditoriale italiano.
Il contributo delle imprese straniere nel saldo del totale delle imprese sta nel fatto che, mentre nel caso delle cessazioni di attività il peso di quelle straniere è stato poco più di un decimo (il 10,9%), per le nuove iscrizioni il contributo è stato del 18,1%, quindi quasi un quinto.
Senza contare che, mentre le imprese nate nel 2014 sotto una guida italiana sono diminuite del 5,5% rispetto al 2013 (registrando quindi una contrazione di 17.772 unità rispetto a dodici mesi prima), quelle a guida straniera sono aumentate del 4,8% (dunque 4.268 imprese in più), mostrando così una propensione maggiore all’attività imprenditoriale da parte degli stranieri rispetto agli italiani.
La crescita imprenditoriale straniera viene quasi totalmente trainata dal settore dei servizi che rappresenta una quota pari a circa l’80% della crescita totale. In particolare le sono state 22 mila le imprese, attive in questo settore, in più rispetto al 2013 (+7,5%). Ottime performance hanno interessato, nel dettaglio, il settore commerciale (con un più 7,3%), quello del noleggio, delle agenzie di viaggio e dei servizi alle imprese (+15,1%), e quelle nell’ambito che operano nel comparto dell’alloggio e della ristorazione (+8,1%).

(articolo pubblicato il 10 luglio si Tgcom24)

 

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