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Istat, retribuzioni luglio a +1,2% su anno

“Alla fine di luglio 2015 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 62,0% degli occupati dipendenti e corrispondono al 59,0% del monte retributivo osservato.
Nel mese di luglio l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie aumenta dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell’1,2% nei confronti di luglio 2014. Complessivamente, nei primi sette mesi del 2015 la retribuzione oraria media è cresciuta dell’1,1% rispetto al corrispondente periodo del 2014.
Con riferimento ai principali macrosettori, a luglio le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell’1,7% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.
I settori che a luglio presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: agricoltura (4,0%); energia e petroli, estrazione minerali, gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi (3,0%); metalmeccanica (2,7%). Si registrano variazioni nulle nei settori del credito e assicurazioni, degli alimentari, bevande e tabacco e in tutti i comparti della pubblica amministrazione.
Tra i contratti monitorati dall’indagine, nel mese di luglio sono stati recepiti tre nuovi accordi mentre due sono scaduti.
Alla fine di luglio la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 38,0% nel totale dell’economia e del 19,9% nel settore privato. L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 55,3 mesi per l’insieme dei settori e di 38,0 mesi per quelli del settore privato”. E’ quanto si legge in una nita diffusa dall’Istat.

 

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