La disparità di reddito in Italia e in Europa | T-Mag | il magazine di Tecnè

La disparità di reddito in Italia e in Europa

di Matteo Buttaroni

povertà_crisi_economicaLa scelta, adottata troppo spesso dai governi, di tener conto dell’interesse dei pochi, ha provocato in Europa, e in Italia con essa, una disuguaglianza di reddito che con una serie di accortezze si sarebbe potuta evitare. In particolare l’Oxfam, che ha realizzato lo studio, punta il dito contro l’austerity e contro un sistema fiscale “iniquo e non sufficientemente progressivo”. Ma veniamo ai numeri.
Sono 342 i miliardari presenti in Europa e vantano un patrimonio complessivo pari a 1.340 miliardi di euro. Al contrario sono ben 123 milioni le persone, dunque un quarto della popolazione totale europea, a rischio povertà o esclusione sociale.
Simile anche il quadro riguardante il nostro Paese, dove il 20% della popolazione più ricca detiene ben il 61,6% della ricchezza complessiva dell’Italia contro solo lo 0,4% detenuto dal 20% più povero.
Negli anni interessati dal periodo più acuto della crisi economica (vale a dire tra il 2009 ed il 2013) il numero delle persone senza un reddito sufficiente per far fronte alle spese impreviste o per pagarsi il riscaldamento è aumentato di 7,5 milioni di persone arrivando a toccare le 50 milioni di unità. Nello stesso periodo l’Italia ha registrato un aumento di questa categoria di persone, ovvero quelle in stato di grande deprivazione materiale, del 5,1%, passando cos’ dal 6,4% all’11,5%, raggiungendo così i 7,5 milioni di individui.
Non si deve però fare l’errore di pensare che solo le persone senza un lavoro siano a rischio esclusione sociale: in Italia l’11% dei lavoratori tra i 15 ed i 64 è a rischio povertà. Un dato che sta aumentando anche in Paesi virtuosi come la Germania e che trascina l’Italia al 24 posto su 28 della classifica europea.
Come anticipato, Oxfam punta principalmente il dito contro le politiche di governo. Un fattore che incide notevolmente nell’aumento o nella diminuzione delle disuguaglianze. Prendiamo per esempio il caso italiano: il nostro sistema fiscale è agli ultimi posti della classifica perché, al 2013, ha permesso una riduzione della disparità di reddito di appena 34 punti percentuali: per fare un paragone: quello svedese, in cima alla graduatoria, presenta invece un 53%.

 

Scrivi una replica

News

Mar Rosso, Bankitalia: «Effetto limitato sull’inflazione»

Secondo la Banca d’Italia «i rischi che il recente aumento dei costi di trasporto marittimo si traduca in forti pressioni inflattive in Europa appaiono al…

19 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Conti pubblici, Giorgetti: «Lavoriamo per stabilità debito»

Riferendosi alle raccomandazioni fatte dal Fondo Monetario Internazionale all’Italia, riguardo la non sostenibilità dei conti pubblici e «la necessità di generare un aggiustamento credibile», il…

19 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Medio Oriente, Israele ha attaccato l’Iran: colpita una base militare a Isfahan

Israele avrebbe risposto all’attacco dell’Iran, realizzato tra sabato e domenica con il lancio di centinaia di droni e missili, lanciati per la prima volta dal…

19 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

India, al via le elezioni: lunghe file ai seggi

Al via dalle 7, ora locale, alle elezioni indiane per il rinnovo della Lok Sabha, la Camera bassa del parlamento indiano, che determinerà il prossimo…

19 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia