L’Istat conferma il -0,4% del Pil nel 2014
Nell’ultima lettura dei conti economici nazionali, relativa al triennio 2012-2014, l’Istat ha confermato le indicazioni diffuse a marzo riguardanti l’andamento del prodotto interno lordo. Al ribasso il calo degli investimenti fissi lordi mentre si nota un rialzo dei consumi finali nazionali e delle esportazioni di beni e servizi.
Entrando nel dettaglio l’Istituto nazionale di statistica conferma dunque la contrazione dello 0,4% per il volume del Pil e crescita dello 0,4% per quanto riguarda invece il Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato (pari a 1.616.048 milioni di euro).
Come anticipato, mentre in marzo le stime indicavano un calo degli investimenti fissi lordi pari a -3,3%, nell’ultima lettura l’Istat indica invece un -3,5%. Guardando le serie storiche degli aggregati che contribuiscono alla crescita del prodotto interno lordo la voce “investimenti fissi lordi e oggetti di valore” mostra invece un -0,6% nel 2014: in rallentamento rispetto al -1,3% del 2013 e al -1,8% del 2012.
Tra le altre voci che compongono gli aggregati si nota subito la crescita dello 0,1% (contro la variazione nulla stimata a marzo) riportato dai consumi finali nazionali, trainati principalmente dalla Quantitative easing della Bce e dalla stretta ai prezzi del barile di greggio. Nel 2013, infatti, i consumi riportarono un -1,7% e un -2,7% nel 2012.
Per i flussi del commercio estero, a marzo l’Istat aveva previsto un +2,7%, rivisto al +3,3% nelle ultime indicazioni, e un +1,8% per le importazioni, ora al +2,9%.
Passando al valore aggiunto l’Istat segnala un -0,4%: anche in questo caso riportando un rallentamento rispetto agli anni passati (-1,5% nel 2013 e -2,4% nel 2012). Il calo registrato dal valore aggiunto è il risultato di una contrazione di tutti i settori produttivi, dall’agricoltura, silvicoltura e pesca (-1,7%) all’attività estrattiva, manifatturiera e altre attività industriali (-1,2%. Il calo più notevole ha interessato il settore delle costruzioni: -3,3%. Unica dinamica lievemente positiva ha invece riguardato i servizi, con un +0,1%.