Immigrazione, Mogherini: “Le regole di Dublino pensate in un altro tempo”
“Dublino era un regolamento pensato in un altro tempo”. Lo ha detto l’Alto rappresentante dell’Ue per la politica estera, Federica Mogherini, parlando nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica. “Dublino era un regolamento pensato in un altro tempo, per far fronte a un fenomeno di dimensioni ben diverse da quelle di oggi”, ha osservato Mogherini. “Per questo motivo – ha proseguito – lascia la responsabilità principale della gestione ai Paesi sulle frontiere esterne dell’Unione. Oggi invece mi sembra chiaro che chi arriva ai nostri confini lo fa perché vuole venire in Europa, non in questo o quello Stato membro. Per questo dobbiamo affrontare il problema come un problema europeo. Dunque ci muoveremo in questa direzione”.
Firmata nel 1990 da dodici Stati dell’Ue ed entrata in vigore il 1° settembre del 1997, la Convenzione di Dublino prevede – tra le altre cose – che lo Stato responsabile della gestione della domanda di asilo presentata da un “rifugiato” è quello in cui abitano legalmente i suoi parenti stretti o dal quale ha già ottenuto un permesso di soggiorno. In assenza di legami accertati, invece, lo Stato che deve occuparsi della domanda e dell’accoglienza, è il primo in cui il rifugiato arriva.