Fisco, Ance: “L’Ue non ha chiesto all’Italia di aumentare Imu e Tasi”
“Nel recente Rapporto 2015 sulla riforma della tassazione nei Paesi dell’Unione europea, la Commissione europea non indica l’Italia tra i Paesi europei che devono trasferire il carico fiscale dalla tassazione sul lavoro alla tassazione sulla proprietà immobiliare”. Lo hanno sottolineato i rappresentanti dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) nel corso di un’audizione alla Camera dei deputati.
“Per tre anni consecutivi, dal 2012 al 2014, le raccomandazioni in materia di politica di bilancio e di consolidamento fiscale formulate dal Consiglio dell’Unione europea nell’ambito del ‘semestre europeo’ hanno chiesto all’Italia, nonché ad altri 12 Paesi europei, di aumentare il carico fiscale sui beni immobili. Negli ultimi anni – hanno proseguito – l’Italia ha operato una manovra fiscale sulla casa che non ha uguali in Europa e ha portato il Paese a raggiungere il terzo posto per livello di tassazione sulla proprietà immobiliare nell’Ue”. “Di conseguenza – hanno concluso i rappresentanti dell’Ance – nel 2015 le raccomandazioni formulate all’Italia non indicano più la necessità di innalzare il livello di tassazione sugli immobili, ma chiedono l’attuazione della riforma del catasto per garantire la revisione dei valori catastali, ritenuti obsoleti”.