Turismo, Federalberghi: “È stata un’estate in buona crescita”
“Da gennaio a settembre le presenze nelle strutture alberghiere italiane sono aumentate del 3,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso”. Lo rende noto Federalberghi, la Federazione delle Associazioni italiane Alberghi e Turismo, attraverso la diffusione di un comunicato stampa.
“Nel dettaglio – prosegue la nota – i pernottamenti degli italiani sono cresciuti nei primi nove mesi del 2,8% e quelli degli stranieri hanno registrato un incremento del 3,6%. A riprova tuttavia dell’incertezza che ancora grava pesantemente sull’intero settore e che affligge i bilanci delle imprese ricettive, emergono i dati dell’occupazione nel comparto alberghiero che segnano una flessione dei lavoratori dell’1,3%, suddiviso in un -0,6% di lavoratori a tempo indeterminato ed un -1,9% di lavoratori a tempo determinato”.
Per il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, intervenuto da Rimini Fiera, “è stata un’estate in buona crescita quella appena trascorsa per il turismo italiano, con un +4% di presenze alberghiere da giugno a settembre, ma ora non si prenda a pretesto questo andamento finalmente positivo, dopo anni di crisi nera e recessione, per tassare ulteriormente un settore che se sta rialzando a fatica la testa e producendo ricchezza per il Paese lo deve alla professionalità ed al sacrificio di decine di migliaia di imprenditori e centinaia di migliaia di lavoratori”.
Secondo l’ultimo report realizzato dalla Federalberghi con il supporto dello Studio Becheri, sono 735 i comuni italiani che applicano l’imposta di soggiorno (712 comuni) o l’imposta di sbarco (24). “Tali comuni – osserva Federalberghi in una nota – pur costituendo ‘appena’ il 9% degli 8.047 municipi italiani, detengono il 56,3% della capacità ricettiva nazionale ed ospitano il 66,8% dei pernottamenti che i clienti italiani e stranieri effettuano ogni anno nel nostro Paese”.