Legge di Stabilità, Camusso: “Premesse non sono positive”
“Una fase di non risultati induce a non innescare una crescita nei giudizi. Veniamo anche dal trimestre di peggior propaganda contro il sindacato, una vera e propria ‘campagna di agosto’. Ma tanta propaganda non produce consistenti spostamenti, così come tanta propaganda non produce miglioramenti in chiave economica”. In questo modo la leader della Cgil, Susanna Camusso, ha commentato i risultati dell’indagine Tecnè-Fondazione Di Vittorio secondo cui i giudizi sulla Cgil sono lievemente in calo rispetto al precedente trimestre, ma di gran lunga superiore ai giudizi sulle scelte economiche del governo. In particolare, ad un “effetto Colosseo” ha fatto riferimento Camusso: “Le persone misurano i giudizi sulla base di ciò che si fa, dunque nonostante la ‘campagna di agosto’ non possiamo che essere soddisfatti, ma il segnale complessivo non è positivo, perché non riusciamo a tradurre le cose che vorremmo. Alla vigilia della legge di stabilità c’è bisogno di risposte da parte del mondo del lavoro. E’ necessario chiudere la forbice sempre più evidente che vi è tra la narrazione della condizione economica del paese e quella, reale, della famiglia. La legge di stabilità dovrebbe essere il momento in cui si chiude tale situazione, visto che si delineano le scelte economiche del prossimo periodo. Le premesse non sono buonissime e questo sarà il terreno su cui si concentreranno le nostre attenzioni”.