Aumentano i prestiti concessi a imprese e famiglie
Nell’ultimo Bank lending survey, la Banca centrale europea sostiene che il Quantitative easing – il programma di acquisto di titoli pubblici e privati dell’Eurosistema, annunciato il 22 gennaio – sta centrando uno dei suoi tanti obiettivi. Secondo la Bce, infatti, il Qe “ha nettamente allentato gli standard creditizi. Il maggiore effetto si è avuto per i prestiti alle imprese”. Proprio come auspicato all’avvio del Quantitative easing.
Attraverso il Qe, infatti, la Bce ha iniettato liquidità nell’eurozona. Uno degli effetti più immediati è stato il deprezzamento dell’euro e un costo del denaro più basso è favorevole a chi vuole acquistare casa o rinegoziare un mutuo in essere. Inoltre, la maggiore liquidità a disposizione delle banche, dovrebbe incentivare i prestiti alle imprese.
Nel corso del terzo trimestre del 2015 le banche della zona euro hanno utilizzato “la liquidità addizionale derivante” dal Quantitative easing “per erogare credito”, contribuendo così ad allentare la stretta creditizia che ha caratterizzato gli anni della crisi economica. Soltanto in Italia, ad esempio, lo stock di credito mancato alle piccole e medie imprese dal 2010 ad oggi è stato quantificato dall’indice Confcommercio-Cer in 97,2 miliardi di euro.
Gli ultimi dati dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana che raccoglie 78 banche che rappresentano circa l’80% del mercato, confermano quanto sostenuto dalla Bce. Nei primi otto mesi del 2015, i prestiti alle imprese sono aumentati del 15,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Le imprese non sono le uniche a beneficiare dell’allentamento della stretta creditizia, le banche sono più disposte a concedere i prestiti anche alle famiglie. Secondo l’Abi, tra gennaio ed agosto, l’ammontare delle erogazioni di nuovi mutui per l’acquisto di immobili è stato pari a 28,920 miliardi di euro: in aumento rispetto ai 15,543 miliardi dello stesso periodo del 2014 (+86,1%).
Il computo tiene conto anche delle surroghe – attraverso una surroga è possibile trasferire un mutuo da una banca ad un’altra a costo zero, con la possibilità di modificarne i parametri (come il tasso e la durata) –, la cui incidenza sul totale dei nuovi finanziamenti è pari a circa il 29%.