Startup: la ripresa passa per l’innovazione
È l’innovazione la chiave di tutto, il motore per rilanciare il sistema imprese italiano. Innovare significa anche rendere la propria azienda più competitiva, requisito fondamentale per reggere l’urto della concorrenza (compresa quella estera) e incentivare la creazione di nuova occupazione.
Innovare significa inoltre sperimentare nuovi metodi di produzione. La buona notizia, in questo senso, è l’intraprendenza di quanti, seguendo processi innovativi, mettono in piedi nuove aziende. Stando all’ultimo report di Infocamere relativo al terzo trimestre del 2015, al 30 settembre risultano iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese 4.704 startup innovative, in aumento di 456 unità rispetto alla fine del mese giugno (+11,8%). Il capitale sociale delle startup è pari a circa 236 milioni di euro, mediamente poco più di 50 mila euro a impresa.
Il tessuto produttivo italiano è costituito in larghissima maggioranza da Pmi (piccole e medie imprese), talvolta anche microimprese, che rappresentano di fatto la spina dorsale della nostra economia. Sono 18.677 i soci coinvolti (+1.816 rispetto alla fine di giugno), mentre sul fronte occupazionale i dipendenti risultano essere 4.891 (al 30 giugno 2015), in aumento di 967 unità sul mese di marzo (+24,6%).
In generale, comunque, il periodo sembra più positivo per le imprese italiane. Basti pensare che il saldo tra le imprese nate e quelle nel trimestre luglio-settembre è di 20.075 unità, un dato che non si registrava a questi livelli dal 2010. E rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso l’incremento è di quasi quattromila imprese in più.
Per quanto riguarda i comparti, la maggior parte delle startup (all’incirca il 72% del totale) opera nell’ambito dei servizi alle imprese, e si occupano soprattutto della produzione di software o di consulenza informatica. Il 18% operano invece in attività manifatturiere ed energia: fabbricazione di computer, elettronica e macchinari perlopiù.
Le startup innovative sono più presenti al Nord che al Sud: è la Lombardia la regione con il maggior numero di startup innovative (1.018, il 21,6% del totale). A seguire l’Emilia-Romagna con 541 imprese (11,5%), il Lazio 455 (9,7%), il Veneto 360 (7,6%) e il Piemonte 326 (6,9%). Milano è invece la provincia con la maggiore presenza di startup (680 imprese, 14,5% del totale), poi Roma (389, 8,3%), Torino (246, 5,2%), Napoli (143, 3%) e Bologna (142, 3%).