Lotta al terrorismo, Pinotti: “Escludo un intervento italiano in Siria”
Escludo un intervento in Siria, ma non escludo il rafforzamento dell’intervento in Iraq, nel senso che lo stiamo rafforzando. Mentre i numeri previsti per la nostra missione dal decreto precedente erano attorno alle 500 persone, il decreto che in questo momento è in discussione al Parlamento ne prevede 750. L’Italia ha assicurato alla Francia la massima disponibilità rispetto alla collaborazione del nostro Paese. Sul piano militare l’Italia fa già molto perché siamo tra i primi contingenti in Iraq per la lotta all’Isis ma è disponibile a dare anche altre forme di sostegno. E’ chiaro che la lotta al terrorismo non si gioca soltanto con lo strumento militare. C’è il tema della propaganda sul web, quello dei finanziamenti, quello delle indagini e dell’intelligence. Quindi ritengo che le possibilità per collaborare maggiormente possano essere molte. Venerdì c’è un’importante riunione dei ministri degli Interni e quella sarà una nuova puntata dove alcune delle cose che possono servire verranno messe a punto. Noi sappiamo che la lotta al terrorismo avrà tempi lunghi e quindi dobbiamo lavorarci con estrema attenzione, mettendo a fuoco gli strumenti necessari e coordinando tutti gli interventi. Credo che però il messaggio più forte di questa mattina è stata la disponibilità di tutti i 28 paesi a dare un sostegno bilaterale sulla base di quelle che saranno le necessità”.