Cresce l’export delle piccole e micro imprese
I dati diffusi dall’Istat riguardo l’andamento del commercio estero dell’Italia hanno mostrato come a settembre le vendite verso l’estero abbiano ricominciato a crescere dopo un paio di mesi di segni “meno”. Dall’analisi della Confcommercio, che ha appunto snocciolato i dati dell’Istituto nazionale di Statistica, emerge come i settori che hanno riportato le performance migliori siano quelli della Piccola e media impresa (+2,8%), ovvero quelli attivi nell’alimentare, nel tessile, nell’abbigliamento, nel legno, nella lavorazione di minerali non metaliiferi, nei metalli, nei mobili, negli articoli sportivi, giochi e preziosi.
Già ad ottobre la Confartiginato aveva segnalato un export da record per le piccole imprese italiane: in quattro trimestri le esportazioni avevano infatti toccato quota 113,8 miliardi, circa il 7% del Pil, registrando un aumento del 4,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Solo nel primo semestre del 2015 le esportazioni delle piccole imprese hanno registrato un aumento del 4,9% rispetto ai primi sei mesi del 2014.
Dal Rapporto di Confartigianto emerge inoltre che il nostro Paese, nel 2014, è stato al primo posto per il valore dei prodotti esportati negli Stati Uniti, a Honk Kong, in Giappone, negli Emirati Arabi e in Corea del Sud.
Tornando invece ai dati più recenti si può notare come tra gennaio e settembre le esportazioni delle Mpi siano cresciute del 5,6%. Stiamo parlando di un periodo caratterizzato da un rallentamento di Paesi emergenti che, a quanto pare, solo in parte ha influito sulle esportazioni di questa categoria di imprese. I
Il confronto tendenziale mostra infatti come le esportazioni dei primi nove mesi dell’anno verso la Cina, la Russia, la Turchia e l’India siano inferiori del 5,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nello stesso periodo le esportazioni delle mirco e delle piccole imprese verso questi Paesi sono scese del 9,4% contro il calo del 3,9% riporatto dalle aziende più grandi.