Il contributo delle cooperative
Negli anni della crisi economica, le cooperative italiane hanno offerto un contributo importante all’economia del Paese. Lo hanno fatto attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro (perlopiù stabili) e con un aumento consistente della produzione. Secondo il terzo rapporto dell’Euricse sulla cooperazione in Italia, che tiene conto anche dei consorzi, nel 2013 le cooperative italiane – nel nostro Paese, se ne contano 67.062 – hanno prodotto 90,7 miliardi di euro, contribuendo anche alla creazione di un numero consistente di nuovi posti di lavoro stabili: il 68,1% delle posizioni attivate nel 2013 dalle cooperative e il 61,4% di quelle attivate dai consorzi erano di tipo dipendente a tempo indeterminato.
Oltre al contributo offerto sul fronte occupazionale, l’economia cooperativa ha dimostrato una maggiore resilienza alle difficoltà della crisi. I dati sulla produzione lo testimoniano: tra il 2008 e il 2013 è cresciuta tanto la produzione dei consorzi (+16,9%) quanto quella delle cooperative (+14%). Con queste ultime che hanno impiegato un numero crescente di donne, che – al pari di giovani e disoccupati di lunga durata (ovvero coloro in cerca di un impiego da almeno 12 mesi) – hanno maggiori difficoltà a trovare un posto di lavoro.
Ciononostante, durante la crisi economica, l’occupazione femminile nelle imprese associate a Confcooperative, che impiegano complessivamente 537 mila lavoratori, è passata dal 57 al 61% mentre le socie sono il 40%.
Del resto, all’interno delle cooperative italiane, le donne ricoprono spesso ruoli di primissimo piano: una cooperativa su quattro è guidata da una donna, osserva Confcooperative.