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Giù la permanenza media dei turisti

turismo_vacanze_crisiNel 2014 l’Italia è stato il terzo Paese in Europa per presenze degli esercizi ricettivi dopo Spagna e Francia. E’ quanto emerge dall’analisi dell’Istat Movimenti dei clienti negli esercizi ricettivi, nella quale analizza per la prima volta, appunto il movimento turistico del 2014, sia dal punto di vista della domanda che dell’offerta.
Nel complesso dell’Ue28 le presenze del 2014 sono state 2,69 miliardi, in aumento dell’1,8% rispetto al 2013. Come anticipato l’Italia, con una quota del 14%, è il terzo Paese nell’area per numero di presenze dopo la Spagna, con una quota del 15% e dopo la Francia con che detiene invece il 14,9%.
Soffermandosi sul nostro Paese l’Istat spiega che, lo scorso anno, le presenze negli esercizi ricettivi sono state oltre 375 milioni, mentre gli arrivi 106,6 milioni. Rispettivamente si sono registrati aumenti dello 0,3% e del 2,6% rispetto al 2013.
Entrando nel dettaglio si può notare come, sia per i residenti che per i non residenti, le strutture preferite rimangano quelle alberghiere con più di 84 milioni di arrivi (+1,9% sul 2013) e quasi 255 milioni di presenze (+0,1%), contro i 22 milioni di arrivi (+5,1%) e le 122 milioni di presenze (+0,7%) degli esercizi ricettivi extra alberghieri.
Se però il 2014 è stato archiviato come un anno positivo per arrivi e presenze non lo è stato altrettanto per la permanenza media, scesa ulteriormente rispetto al 2013 e confermando il trend degli ultimi anni.
Lo studio mostra infatti un calo tra il 2013 ed il 2014 sia per la permanenza media nelle strutture alberghiere da 3,08 giorni a 3,03, sia per per quella relativa agli esercizi extra alberghieri, da 5,75 giorni a 5,51.
Considerando invece la permanenza media nel complesso degli esercizi ricettivi l’Istat segnala un calo dello 0,08%, quindi dai 3,63 giorni del 2013 ai 3,55 dello scorso anno. Osservando le serie storiche dell’Istat si nota come sia ormai dal 2001 che anno su anno si registra un calo della permanenza media negli esercizi ricettivi italiani. Rispetto al 2001 infatti, la permanenza media nel 2014 è diminuita di 0,73 giorni, mentre rispetto al 2007 il calo è stato di 0,37 giorni.
Anche nel secondo trimestre del 2015 si osserva la stessa dinamica: le ultime rilevazioni mostrano infatti una permanenza media di 3,05 giorni tra aprile e giugno 2015, contro i i 3,08 giorni dello stesso periodo dello scorso anno.

 

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