Il peso dell’Irpef sui redditi di lavoratori e pensionati
Secondo quanto emerso dal terzo rapporto annuale sull’Irpef, elaborato dal Centro Studi Lef – Associazione per la Legalità e l’Equità Fiscale, tra il 2003 ed il 2013 l’incidenza sull’Irpef dei redditi da lavoro dipendente e da pensione è aumentata di 4,6 punti percentuali.
Dallo studio si nota che nel periodo considerato l’incidenza sui suddetti redditi è passata dal 75,6% all’80,2%. Al contrario tra il 2003 ed il 2013 è scesa dal 17,35% l’14% l’incidenza sui redditi da lavoro autonomo. In pratica, sottolinea il centro studi, “il carico dell’Irpef è sempre più sulle spalle di dipendenti e pensionati e sempre meno su quelle di autonomi e reddito d’impresa”. Entrando nel dettaglio si nota come la crescita maggiore abbia riguardato l’imposta pagata dai pensionati, la cui incidenza sui redditi è passata dal 21,9% del 2003 al 25,65% del 2013. In crescita, anche se meno, anche l’imposta pagata dai lavoratori dipendenti. Secondo lo studio, l’incidenza, in questo caso è passata dal 54,4% del 2003 al 54,58% del 2013, con un massimale del 55,98% nel 2008. Snocciolando ancora si osserva invece un calo dal 6,40% al 4,49% per il contributo dei redditi da partecipazione, dal 6,34% a 5,82% per quello dei redditi da lavoro autonomo e dal 4,61% al 3,76% per il peso sui redditi d’impresa.