Il settore delle costruzioni è in risalita?
Il dato è di quelli da non sottovalutare: riparte la produzione delle costruzioni. A novembre 2015 è risultata infatti in aumento del 2,9% rispetto al mese precedente e del 3,8% rispetto a novembre 2014 (Istat). È il valore più alto in sette anni, altrimenti bisogna risalire a febbraio 2008 quando fu del 4,2%.
Il settore delle costruzioni, più volte è stato ribadito, è il settore di attività economica che maggiormente ha risentito negativamente degli effetti della crisi economica. Un crollo che non ha interessato esclusivamente l’Italia, ma anche il resto d’Europa. Tuttavia, secondo una recente stima di Confartigianato, tra il 2012 e il 2015, oltre il 50% dei posti di lavoro persi nel settore a livello europeo si è concentrato nel nostro Paese.
Miglioramenti, ad ogni modo, se ne sono visti anche al di fuori dell’Italia. Su base mensile, a novembre, la produzione del settore edile è aumentata dello 0,7% (dello 0,8% nella zona euro, dati Eurostat). Un incremento notevole è stato osservato in Slovenia (+15,5%), la principale contrazione in Slovacchia (-4,9%). In crescita il dato anche in Germania (+1,6%), mentre in Francia si attesta sotto la media europea (+0,2%).
Già l’Ance (Associazione nazionale costruttori edili), alla fine del 2015 aveva previsto nel nostro paese una ripresa degli investimenti nel settore delle costruzioni per l’anno successivo (in termini reali dell’1%), dopo otto in calo. Non solo: secondo l’Ance nel primo trimestre del 2015 l’occupazione è tornata a crescere nel settore del 2,3% su base annua.
Dati incoraggianti, dicevamo all’inizio. Molto più se si tiene in considerazione l’andamento negli anni della crisi. A dicembre 2014, ad esempio, la produzione nelle costruzioni era cresciuta del 2,3% sul mese precedente, ma era in diminuzione del 6,9% rispetto allo stesso periodo del 2013.
Nel 2013, invece, si era registrata una contrazione delle imprese del 7,6% rispetto al 2012, vale a dire – in cifre – 18 mila unità in meno (dati Ance su elaborazioni Istat). Dal 2008 al 2013 ne sono uscite dal mercato circa 68 mila con oltre un addetto. Nel 2013 la variazione negativa per le imprese con 20-49 addetti risultava essere dell’11,6%, del 10,1% per quelle con numero compreso tra i 50 e i 99 addetti.