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Le imprese italiane e l’e-commerce

e-commerceQuasi la metà delle imprese italiane (precisamente il 41%), con almeno dieci addetti, ha commerciato online nel 2015. Un buon risultato – visto che cinque anni fa la quota si attestava solo al 37% – ma che comunque va analizzato a fondo.
Sì perché in realtà, mentre la quota di imprese che fanno acquisti in rete è vicina alla media europea, la quota di quante si servono del web per vendere rimane ancora piuttosto esigua.
La camera di commercio di Monza e Brianza, attraverso un’elaborazione di dati Eurostat, Istat e Registro Imprese, spiega infatti che le imprese italiane che usano il web per acquistare sono il 38% del totale contro appena il 10% di quelle che lo usano per vendere.
Il confronto regionale mostra come sia il Friuli Venezia Giulia l’area dove è più elevata quota di imprese – sul totale delle imprese della Regione – che commerciano online, 49,11%, mentre l’Abruzzo presenta il dato più basso, 29,03%. Il Trentino Alto Adige è invece la regione dove è maggiore la quota di imprese che usano la rete per vendere (+14,75%), mentre vende online solo il 4,13% delle imprese calabresi (e il 4,46% di quelle molisane).
La quota più elevata di imprese che acquistano in rete si registra invece nel Friuli Venezia Giulia (44,77%) mentre quella più bassa in Abbruzzo (25,99%). Per quanto riguarda invece i settori di attività economica, le imprese più attive in questo senso sono quelle che operano nel campo delle attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse (82,10%), seguite dal quelle delle telecomunicazioni ( 79,53%) e da quelle dell’alloggio (71,44%).
Per quanto riguarda la vendita online, le imprese più attive sono quelle delle attività editoriali (82,59%) e quelle dell’alloggio (62,58%), mentre tutte le altre tipologie si attestano ampiamente sotto il 50%. I dati sugli acquisti mostrano invece quote elevate per le imprese attive nel ramo delle telecomunicazioni (77,05%), per quelle delle Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse (73,10%) e per quelle dell’Informatica ed altri servizi d’informazione (62,81%).
Come anticipato il dato sulle imprese che in Italia acquistano in rete (38%) è in linea con quello dell’Unione europea (40%) e con quello dell’Eurozona (42%), mentre risulta più basso quello relativo alle imprese che vendono online: 10% in Italia, 19% nell’Ue e 20% nell’area della moneta unica.

 

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