Cresce l’occupazione nelle micro imprese
Il 2015 è stato un anno estremamente positivo per l’occupazione nelle micro e piccole imprese italiane.
Secondo l’Osservatorio Mercato del Lavoro CNA, che analizza ogni mese l’andamento dell’occupazione in un campione di 20.500 micro e piccole imprese che impiegano complessivamente 125 mila dipendenti, nel 2015 i posti di lavoro nelle micro-imprese italiane sono aumentati del 2,5%.
Diversamente da quanto accaduto negli ultimi anni – in generale la ripresa del ciclo economico aveva favorito l’occupazione principalmente nelle grandi imprese e quelle che esportano in mercati dove la domanda è più alta – l’occupazione è cresciuta anche tra le imprese di dimensioni più ridotte: le micro imprese impiegano meno di dieci addetti e fatturano annualmente un importo inferiore ai due milioni di euro, mentre le piccole imprese hanno un organico inferiore a 50 persone e fatturano meno di 10 milioni di euro l’anno.
Per la CNA, il risultato positivo sul fronte occupazionale è dovuto tanto alle “capacità” delle micro e piccole imprese – in grado “di reagire in tempi rapidi alle variazioni, sia pure lievi, della congiuntura” – quanto alle misure adottate del governo, come il Jobs Act e la decontribuzione per le assunzioni a tempo indeterminato, che ne ha favorito la diffusione.
Del resto i dati certificano che la crescita relativa “più significativa” è arrivata proprio dalle assunzioni a tempo indeterminato, cresciute del 26,6% nell’arco di dodici mesi. Più modesto l’aumento delle assunzioni a tempo determinato (+8,3%) mentre risultano addirittura in calo l’apprendistato (-10,8%) e i contratti flessibili (-26,7%).
Le micro e piccole imprese italiane dimostrano di preferire i contratti di lavoro stabili: l’82,8% dei lavoratori, impiegati nelle MPI prese a campione dalla CNA, è titolare di un contratto a tempo indeterminato.
Ma l’economia italiana non è l’unica ad usufruire del contributo delle le micro-imprese e le piccole e medie imprese (PMI) alla creazione di posti di lavoro: la quota maggiore di occupazione nell’Unione europea proviene proprio dalle micro-imprese e dalle PMI, che impiegano circa 75 milioni di persone e rappresentano il 99% di tutte le aziende attive nei 28 Stati membri dell’UE.
Ottima notiza, come tutte quelle che indicano ripresa. Aggiungo solo che i giovani universitari continuano a sognare i grandi gruppi (qui la classifica best employer choice http://www.salini-impregilo.com/it/sala-stampa/news-eventi/salini-impregilo-tra-i-top-20-best-employer-of-choice.html). Ed è da qui che passa la ripresa vera