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Le 10 organizzazioni terroristiche più ricche al mondo

di Umberto Schiavella

armiNel 1937 la Società delle Nazioni, predecessore dell’ONU, definì il terrorismo come un insieme di fatti criminali diretti contro lo Stato il cui scopo è quello di provocare terrore nella popolazione o in gruppi di persone. Dopo la Seconda Guerra Mondiale e la fine della Guerra Fredda, le cose nel mondo sono un po’ cambiate e anche il terrorismo si è adattato ai tempi moderni. Secondo il Consiglio dell’Ue del 27 dicembre 2001 le organizzazioni terroristiche sono quei gruppi o quelle entità che sono state riconosciute dall’Unione europea come controllate direttamente o indirettamente da persone che commettono o tentano di commettere atti terroristici, partecipano a questi o ne facilitano l’esecuzione. Ma al giorno d’oggi, quali sono le maggiori organizzazioni dedite al terrore nel mondo e come si finanziano? Forbes ha stilato la classifica dei 10 gruppi terroristici più ricchi al mondo.
Il primo posto è occupato dall’Isis, la più ricca organizzazione terroristica al mondo con un fatturato annuale stimato dagli analisti intorno ai 2/3 miliardi di dollari. L’Isis si finanzia tramite il commercio del petrolio, rapimenti e riscatti, tasse, protezione a pagamento, rapine e saccheggi. Il loro scopo è la creazione dello Stato Islamico in Iraq, Siria, Giordania, Libano e Palestina, oltre diffondere la guerra santa agli infedeli cristiani ed ebrei. Hamas si classifica in seconda posizione con un fatturato di 1 miliardo di dollari all’anno. Balzati all’onore della cronaca nel 2007, in meno di dieci anni sono diventati un’organizzazione molto potente. Hamas si finanzia tramite tasse, aiuti finanziari e donazioni, specialmente dal Qatar. Lo scopo dell’organizzazione della Striscia di Gaza è quello di lottare contro lo Stato di Israele e la creazione di uno Stato Islamico Palestinese che si estenda dal mare fino alle rive del Giordano. Le Farc occupano il terzo posto. La forza armata rivoluzionaria della Colombia ha un fatturato che si aggira intorno ai 600 milioni di dollari e da più di 50 anni imperversa sul territorio colombiano. Il gruppo marxista e anti-imperialista si finanzia attraverso la produzione e il traffico di cocaina, rapimenti e riscatti, tasse e con l’attività estrattiva delle miniere d’oro. Il loro fine ultimo è quello di eliminare il regime capitalista in Colombia a favore di un governo marxista e socialista.
Quarto posto per Hezbollah, il gruppo terroristico libanese fattura approssimativamente 500 milioni di dollari l’anno e si finanzia attraverso donazioni e assistenza, specialmente dal’Iran, nonché con la produzione e il traffico di droga. La loro battaglia consiste nel lottare contro lo Stato di Israele e imporre uno Stato Islamico in Libano. Nato come gruppo militante che lotta per la popolazione Sciita contro Israele, Hezbollah come Hamas ha un importante braccio politico, molto potente e influente in Libano. Hezbollah dispone inoltre di una rete di istituti, scuole e ospedali creati appositamente per la popolazione sciita. Al quinto posto troviamo i Talebani con una raccolta annua di 400 milioni di dollari. Sunniti, al potere in Afghanistan dal 1996 al 2001 hanno applicato la legge della Sharia finanziandosi tramite la produzione e il traffico dell’eroina (oppio), tasse, donazioni e aiuti finanziari. Il loro scopo era quello di fondare una teocrazia islamica in Afghanistan. Al-Qaeda occupa il sesto posto. Con un budget annuale di 150 milioni di dollari è l’organizzazione più letale e quella che ha imposto una nuova visione del terrorismo islamico nella cultura occidentale. Si finanzia attraverso donazioni, rapimenti e riscatti, finanziamenti occulti e traffico di droga. Il loro fine è quello di portare la jihad contro Cristiani ed Ebrei in tutto il mondo e di creare un fronte unico contro le forze secolarizzate dell’Occidente.
La settima posizione spetta all’organizzazione terroristica pakistana Lashkar-e-Taiba, uno dei gruppi di terrore dominante nel sud est asiatico con un fatturato stimato intorno ai 100 milioni di dollari. Finanziati attraverso donazioni chiedono, armi in pugno, l’immediato distacco della regione del Kashmir dall’India e l’integrazione con lo stato islamico pakistano. Ottava posizione per l’organizzazione somala Al Shabab, fondata nel 2006 con un budget annuale di 70 milioni di dollari. Si finanzia attraverso la pirateria, rapimenti e riscatti, tasse e “sponsorizzazioni”. Combattono per la liberazione della Somalia dalle forze di occupazione straniera e per stabilire un califfato islamico in Africa. La nona posizione è occupata dall’unico gruppo terroristico ancora attivo in Europa. Parliamo della Real IRA, la fazione radicale dell’esercito di liberazione dell’Irlanda (Irish Republican Army). Il gruppo è formato da un insieme di attivisti contrari agli accordi di pace del 1998, considerati come resistenza organizzata contro gli inglesi sono stati dichiarati terroristi dai governi europei e dagli Stati Uniti. Il loro fatturato annuale si aggira intorno ai 50 milioni di dollari ottenuti attraverso aiuti, donazioni, commerci illegali e contrabbando. Lottano per l’unificazione dell’Irlanda e l’indipendenza dall’Inghilterra. Chiude la classifica al decimo posto Boko Haram con un budget annuale pari a 25 milioni di dollari. Si oppongono alla cultura occidentale i quali valori, a loro detta, contraddicono la fede islamica. Presenti in Camerun e in Nigeria si finanziano tramite rapimenti e riscatti, tasse, donazioni, rapine e saccheggi. Scopo ultimo della loro battaglia è la distruzione dei valori occidentali, nonché stabilire la legge islamica in Nigeria.

 

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