Mezzogiorno in risalita: lʼagricoltura traina lʼoccupazione
Gli ultimi dati Istat sul Mezzogiorno, positivi dopo un lungo periodo in contrazione e livelli occupazionali in costante discesa (nello specifico si tratta del primo recupero del Pil dopo sette anni di cali ininterrotti), fanno emergere ulteriori conferme, relative soprattutto al contributo alla crescita dei diversi settori di attività economica.
Nel 2015 l’economia in risalita del Sud Italia, infatti, è il risultato del buon andamento di diversi comparti, ad esempio commercio, pubblici esercizi, trasporti, telecomunicazioni (valore aggiunto +2,6%) e delle costruzioni (+1,4%), mentre l’industria è ancora in affanno. Ad avere segnato le performance migliori è stata però l’agricoltura: +7,3%.
Il comparto agricolo ha fatto registrare, poi, un +5,6% nel Centro, mentre è in affanno nel Nord-Ovest. La crescita del Pil e dei settori di attività economica che si traduce in più occupazione, vede perciò il fondamentale sostegno dell’agricoltura.
Nelle macro-aree del paese l’aumento di occupazione maggiore (in termini di numero di occupati) si rileva proprio nelle regioni del Mezzogiorno (+1,5%), che fanno meglio di quelle del Nord-Ovest e del Centro (+0,5%), mentre in quelle del Nord-Est si osserva un calo dello 0,5%.
Per Coldiretti l’occupazione nei campi cresce a livello nazionale del 2,2%. L’agricoltura italiana ha infatti prodotto nel 2015 il valore aggiunto più elevato d’Europa grazie ad un aumento del 3,8%, una crescita che è quasi il triplo dell’industria, pari a +1,3%, e quasi quattro volte rispetto al commercio, +0,8%.
In generale è il comparto agroalimentare nel suo complesso a godere di buona salute. L’export, sempre nel 2015, ha fatto emergere incrementi record, trainando così il Made in Italy. Secondo il Food Industry Monitor, l’anno scorso il settore ha raggiunto nei ricavi una crescita del 4,6%, attestandosi su valori superiori alla crescita del Pil nazionale (+0,8%, dopo tre anni in flessione).