Istat: “Potere acquisto famiglie cresce del 2,3% su base annua”
“Nel primo trimestre 2016 l’indebitamento netto delle AP in rapporto al Pil è risultato pari al 4,7%, in miglioramento di 0,5 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre del 2015”. Lo rende noto l’ISTAT, l’Istituto nazionale di statistica, attraverso la diffusione di un comunicato stampa.
“Il saldo primario delle AP è risultato negativo, con un’incidenza sul Pil dell’1,2% (-1,5% nel primo trimestre del 2015). Il saldo corrente delle AP è stato anch’esso negativo, con un’incidenza sul Pil del 2,1% (-2,2% nel primo trimestre del 2015).
La pressione fiscale è stata pari al 38,9%, segnando una riduzione di 0,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dello 0,8% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono rimasti invariati. Di conseguenza, la propensione al risparmio delle Famiglie consumatrici è risultata pari all’8,8%, in aumento di 0,8 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
Poiché il deflatore implicito dei consumi delle famiglie è sceso in termini congiunturali dello 0,3%, il potere d’acquisto delle famiglie è aumentato dell’1,1%.
La quota di profitto delle società non finanziarie, pari al 40,8%, è aumentata di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il tasso di investimento – conclude l’Istituto nazionale di statistica – è stato pari al 18,3%, invariato rispetto al trimestre precedente”.