Il mercato del lavoro per classi di età
La situazione più critica resta in Grecia (anche se l’ultimo dato si riferisce a marzo), in Spagna e in Italia. Nel nostro paese, ad ogni modo, il livello della disoccupazione giovanile (15-24 anni) a maggio è stabile sul mese precedente, al 36,9%; oltre il 50% in Grecia e quasi il 44% in Spagna. In generale i dati Istat sul mercato del lavoro italiano relativi al mese di maggio mostrano nel complesso un certo grado di stabilità, anche per quanto riguarda la porzione di popolazione più giovane. L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari al 9,7%, significa cioè che meno di un giovane su dici è disoccupato.
Per capire meglio le dinamiche che interessano il mercato del lavoro è opportuno infatti osservare le fasce di età. Nella classe 25-34 anni, su base annua (maggio 2015 – maggio 2016) si registrano miglioramenti. Gli occupati risultano in crescita di 95 mila unità, i disoccupati in calo di 87 mila, gli inattivi di 58 mila. Tuttavia nel periodo marzo-maggio 2016 rispetto al trimestre dicembre 2015-febbraio 2016 la variazione è quasi nulla, sia per gli occupati sia per i disoccupati.
Resta una situazione difficile quella che coinvolge i 35-49enni. In questo caso sono 158 mila in meno gli occupati su base tendenziale e appena 19 mila in meno i disoccupati (gli inattivi, invece, -55 mila). Sono gli over 50 i più avvantaggiati (+271 mila su base annua), sebbene la loro corsa sia rallentata sul mese (a maggio la variazione rispetto ad aprile è appena +0,1%).
In generale il tasso di disoccupazione si attesta all’11,5%, -0,1% su aprile. Nell’Eurozona – dati Eurostat – si attesta al 10,1%. In Grecia (24,1% a marzo), in Spagna (19,8%), in Croazia (13,3%), a Cipro (12%) e in Portogallo (11,6%) si rilevano tassi di disoccupazione superiori al nostro.