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Lavoro. I professionisti dell’ICT in Italia

Secondo JobPricing, la retribuzione annuale lorda è leggermente superiore a quella rilevata mediamente a livello nazionale
di Redazione

Le ultime statistiche dell’Eurostat rivelano che in Italia gli specialisti delle ICT – acronimo che sta per Information & Communication Technology – rappresentano una quota piuttosto esigua sul totale degli occupati. Specialmente nel confronto con alcune economie europee. Secondo l’Eurostat, nel 2015, nell’Unione europea circa 8 milioni di persone (pari al 3,5% degli occupati totali) lavoravano nelle ICT, un comparto caratterizzato da una presenza prevalentemente maschile – l’83,9% degli specialisti ICT è maschio – e la cui quota sui lavoratori totali è particolarmente rilevante in una manciata di Paesi: in Finlandia gli specialisti ICT rappresentano il 6,5% degli occupati, una percentuale che scende al 6,1% in Svezia e al 5% in Olanda e Regno Unito.

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Tuttavia, se si sposta lo sguardo in altri Paesi, le cose prendono una piega molto diversa: ad esempio, in Italia la quota degli specialisti ICT scende, fino a toccare il 2,5%. Ma il dato potrebbe crescere prossimamente.
L’Osservatorio InfoJobs sul mercato del Lavoro italiano sostiene che l’ICT e le telecomunicazioni sono tra i settori maggiormente alla ricerca di nuovi lavoratori, con una quota rispettivamente del 17,8 e del 13,9% delle offerte complessive presentate nel primo semestre del 2016.
Quanto guadagnano i professionisti delle ICT, in Italia? JobPricing ne ha quantificato il salario – l’analisi considera quattro settori: telecomunicazioni; media, web, comunicazione, editoria; servizi e consulenza ICT e software; apparecchiature elettroniche ed elettriche –, rilevando che la retribuzione annuale lorda (RAL) del comparto è superiore a quella rilevata mediamente a livello nazionale, pari a 29.176 euro.
Nella graduatoria retributiva relativa ai 35 settori mappati da JobPricing, le telecomunicazioni si trovano al quarto posto, con una RAL media di 37.419 euro, seguiti dal settore dei servizi e consulenza IT e software (sesto posto, con 36.310 euro). Mentre i settori media, web e apparecchiature elettroniche sono rispettivamente al decimo e undicesimo posto, con 32.759 e 32.544 euro.
Si tratta di medie, però. L’analisi sottolinea che nel settore dei servizi e in quello delle telecomunicazioni, la presenza di lavoratori qualificati come operai è molto contenuta e ciò tende ad alzare la retribuzione media.

 

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