La situazione politica e la crisi nel PD
Nel sondaggio relativo alle intenzioni di voto che Tecnè ha condotto per Matrix sono stati immaginati due scenari: uno contempla il PD unito, l’altro il PD con la scissione. Nel primo caso, se si andasse al voto oggi, il Partito democratico otterrebbe il 28,7% dei favori. Il Movimento 5 Stelle sarebbe primo partito, con il 30,3% dei consensi. Forza Italia e Lega Nord si attesterebbero entrambe al 13%, Fratelli d’Italia al 5%, Sinistra Italiana al 3,8%, NCD al 2,1% (altri al 4,1%). Nel secondo scenario, immaginando cioè l’avvenuta scissione, il PD scenderebbe al 22,8% mentre il nuovo partito di sinistra otterrebbe il 10,3%. A questo punto, però, Sinistra Italiana calerebbe al 2,7% e il Movimento 5 Stelle al 27,6%. Forza Italia si attesterebbe al 13,2%, la Lega Nord al 12,9%, Fratelli d’Italia al 4,9%, NCD all’1,9% (altri al 3,7%).
Come si comporterebbero gli elettori del PD di fronte alla scissione? Nel 70,2% dei casi continuerebbero a votare per il Partito democratico (con variazioni a livello territoriale che vanno dal 79,3% del Nord-est al 64,5% del Mezzogiorno), mentre dichiara che voterebbe per il nuovo partito il 29,8% (percentuale che in questo caso passa dal 20,7% del Nord-est al 35,5% del Mezzogiorno). Gli incerti rappresentano il 10,2% del campione, con una quota sopra la media che si rileva nel Mezzogiorno (13,4%).
NOTA METODOLOGICA
LA SITUAZIONE POLITICA E LA CRISI NEL PD
Campione rappresentativo della popolazione > 18 anni residente in Italia
Metodo di rilevazione: CATI-CAMI
Numerosità del campione: 1.000 casi
Margine di errore: +/- 3,1% (sui risultati a livello dell’intera campione)
Data di effettuazione delle interviste: dal 20 febbraio (orario 17-21) al 21 febbraio 2017 (orario 10-15)
Committente: RTI – MATRIX
Soggetto realizzatore: Tecnè S.r.l.