Le vittime del terrorismo in Europa dal 1970
Il 22 maggio un uomo – Salman Ramadan Abedi, 22 anni – si è fatto esplodere alla Manchester Arena, dove era da poco finito un concerto della cantante Ariana Grande. Ventidue persone sono morte. Successivamente l’attacco è stato rivendicato dal gruppo jihadista Stato islamico. Il terrorismo è una minaccia crescente, ormai. Specie in Europa.
La Risk Map di AON, gruppo specializzato in consulenza dei rischi e delle risorse umane, nell’intermediazione assicurativa e riassicurativa, sottolinea che nel 2016 si sono verificati 4.151 attentati terroristici nel mondo, in crescita rispetto ai 3.633 del 2015. L’aumento più rilevante? In Europa, dove nel 2016 gli attacchi sono stati 96 contro i 35 dell’anno precedente, pari al 174% in più su base annua (per inciso: la Risk Map non considera solo gli attentati jihadisti, ma anche gli atti di violenza legati alla sfera politica). “L’estremismo di matrice islamica – sottolinea AON – è il maggior driver di questi attacchi, sebbene ci sia stata anche una crescita nel numero di attacchi da parte di gruppi di estrema destra verso i rifugiati giunti nel Paese”.
L’attentato di Manchester è il tredicesimo attacco jihadista compiuto in Europa dall’8 gennaio 2015, quando due uomini uccisero 12 persone nella redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo, a Parigi.
Un’inchiesta del Washington Post sottolinea che, secondo i dati del Global Terrorism Database dell’Università del Maryland, in Europa 10.537 persone sono morte in 18.803 attentati terroristici condotti tra il gennaio del 1970 e il dicembre del 2015. Di seguito, l’infografica creata dal sito Statista.
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