Imprese: il peso del fisco nel 2016
Il fisco chiede parecchio tempo – la CGIA di Mestre sottolinea che occorrono 240 ore l’anno, 85 ore in più rispetto alla media dell’Eurozona – e incide (molto) sui guadagni delle imprese. Ma il peso varia molto da città a città.
Il Rapporto 2017 dell’Osservatorio CNA sulla tassazione delle piccole e medie imprese sottolinea che il Total tax rate – ovvero il peso complessivamente esercitato dal fisco – si è attestato al 60,9% nel 2016 (sulle imprese più piccole raggiunge il 61,2%) in linea con lo scorso anno, quando era diminuito di tre punti percentuali rispetto al 2014. Ma l’incidenza del fisco cambia nei diversi capoluoghi di provincia.
Secondo il report della CNA – l’analisi considera “l’impresa tipo italiana”, con un laboratorio e un negozio, ricavi per 431mila euro, 50mila di reddito, un impiegato e quattro operai di personale –, il capoluogo con il Total tax rate più alto è Reggio Calabria: nel 2016 il Ttr si è attestato al 73,2%, in calo rispetto al 2015 – lo scorso anno ha raggiunto il 74,9% – ma al di sopra del 62,4% registrato nel 2011.
L’incremento rispetto a sei anni fa, registrato nel capoluogo calabrese, è comune al resto del Paese, in realtà: nel 2011, in Italia, il Total tax rate era al 59% (-1,9% sul 2016).
Passando in rassegna il resto del campione, la CNA non riscontra grossi cambiamenti: le posizioni “alle spalle della maglia nera” sono rimaste “immutate”. Bologna è il secondo capoluogo di provincia per incidenza del Ttr sulle piccole imprese con il 71,9% (-1% su base annua), terza Roma con il 69,1% (-2,6%). Quindi Firenze (69%), Catania (68,5%), Bari (68,1%), Napoli (67,8%), Cremona e Salerno (66,8%), Foggia (66,3%) e Sassari (66,1%).
In alcuni capoluoghi il peso del fisco è meno consistente. L’Osservatorio CNA rivela che a Trento il Total tax rate scende fino a toccare il 53,9%, la percentuale più bassa tra quelle registrate dall’indagine.
Bene va anche a Gorizia (54,4%), Cuneo, Imola e Belluno (54,5%), Sondrio (54,8%), Udine (55,2%), Carbonia (55,3%), Arezzo e Mantova (55,7%).
Quello relativo al fisco è un peso difficile da sostenere per una parte consistente degli imprenditori italiani, molti dei quali sono stati costretti a ricorrere ad un finanziamento per onorare le scadenze fiscali. A farlo è stato il 62% delle micro, piccole e medie imprese italiane interpellate da Unimpresa alla fine di ottobre 2016.