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Lavoro: disoccupazione stabile a settembre

Anche la stima degli occupati è sostanzialmente stabile rispetto ad agosto. Il tasso di disoccupazione giovanile sale al 35,7% (+0,6 punti). Così i dati Istat sul lavoro
di Redazione

Disoccupazione stabile a settembre, tasso di occupazione che si attesta al 58,1%, risalita della disoccupazione tra i giovani (15-24 anni). Questi i punti salienti del consueto report dell’Istat su occupati e disoccupati mensili, relativi al mese di settembre. Ma le notizie peggiori riguardano la fascia di età 25-34 anni: da agosto a settembre il numero degli occupati ha registrato una flessione (-52 mila unità), mentre sono in aumento i disoccupati (+33 mila) e anche gli inattivi, le persone che non fanno parte delle forze di lavoro, ovvero quelle che l’Istat non classifica come occupate o in cerca di occupazione (+14 mila). Migliore, invece, per la stessa classe di età, il trend su base annua.

A settembre 2017 la stima degli occupati è sostanzialmente stabile rispetto ad agosto, dopo la crescita osservata negli ultimi mesi. Il tasso di occupazione dei 15-64enni si attesta al 58,1% (-0,1 punti percentuali). La stabilità dell’occupazione nell’ultimo mese è frutto di un aumento tra gli uomini e gli over 35 e di un calo tra le donne e i 15-34enni. Risultano in aumento gli indipendenti, stabili i dipendenti a termine, in calo i permanenti. Nel periodo luglio-settembre si registra una crescita degli occupati rispetto al trimestre precedente (+0,5%, +120 mila) che interessa entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni. L’aumento si concentra quasi esclusivamente nell’occupazione a termine.

Dopo il calo di agosto (-1,5%), la stima delle persone in cerca di occupazione a settembre cala ancora dello 0,2% (-5 mila). La diminuzione della disoccupazione è determinata dalla componente maschile e dagli over 35, mentre si osserva un aumento tra le donne e i 15-34enni. Il tasso di disoccupazione si attesta all’11,1%, invariato rispetto ad agosto, mentre quello giovanile sale al 35,7% (+0,6 punti). Nel trimestre luglio-settembre, rispetto ai tre mesi precedenti, alla crescita degli occupati si accompagna quella più lieve dei disoccupati (+0,2%, +5 mila) e il calo degli inattivi (-1,0%, -128 mila).

A settembre la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni cresce dello 0,2% (+25 mila) interrompendo l’andamento tendenzialmente in calo registrato nei mesi precedenti. L’aumento è determinato dagli uomini e dai 15-34enni, a fronte di una sostanziale stabilità tra le donne e di un calo tra gli over 35. Il tasso di inattività sale al 34,4% (+0,1 punti).

Su base annua si conferma l’aumento degli occupati (+1,4%, +326 mila). La crescita interessa uomini e donne e riguarda i lavoratori dipendenti (+387 mila, di cui +361 mila a termine e +26 mila permanenti), mentre calano gli indipendenti (-60 mila). In valori assoluti a crescere sono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+415 mila), ma crescono anche i 15-34enni (+22 mila), mentre calano i 35-49enni (-110 mila, sui quali influisce in modo determinante il calo demografico di questa classe). Nello stesso periodo diminuiscono sia i disoccupati (-5,1%, -155 mila) sia gli inattivi (-1,4%, -189 mila). Al netto dell’effetto della componente demografica, su base annua cresce l’incidenza degli occupati sulla popolazione in tutte le classi di età.

(fonte: Istat)

 

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