La soddisfazione nelle relazioni familiari e amicali
I dati Istat relativi al primo trimestre del 2017 mostrano una sostanziale stabilità della soddisfazione per le condizioni di vita degli italiani, con un lieve calo del voto medio che passa da 7 del 2016 a 6,9, ma la conferma si trova soprattutto tra quei dati riguardanti la soddisfazione economica e lavorativa.
Stando a ciò il risultato complessivo della rilevazione appare buono vista la conformità ai livelli del 2016 che aveva registrato un evidente progresso – il voto medio “7” svettava rispetto al 6,7 del 2015-, ma proprio per questo le conclusioni non sono del tutto positive. I dati infatti non solo evidenziano un’interruzione dell’andamento crescente della soddisfazione per la propria vita in Italia, ma registrano un lievissimo calo che appare così in controtendenza nonostante sia supportato da una maggiore soddisfazione economica e lavorativa.
Proprio perché la soddisfazione per le proprie condizioni di vita non riguarda, ovviamente, solo gli aspetti economici, il loro segno positivo non basta a compensare la percezione che gli italiani hanno delle relazioni sociali che invece sottolinea un trend negativo. Nonostante l’Istat continui a registrare quelli che in assoluto sono buoni risultati dal punto di vista della soddisfazione delle relazioni familiari, la quota di coloro che si dicono soddisfatti (al 90,1%), risente di lievi, ma costanti cali di soddisfazione, soprattutto tra quelli che si dichiarano “molto soddisfatti”, che da 34,7% si riducono a 33%, compensati però da un leggero aumento degli “abbastanza soddisfatti” da 56,3 a 57,1%. In particolar modo la quota di “molto soddisfatti” risulta maggiore tra gli under 35 e, in relazione alla provenienza degli intervistati, le percentuali più alte si hanno nel Nord Italia, a cui corrisponde una percentuale del 37,7%, che scende a circa 33,2% nel Centro e fino a 27 nel Mezzogiorno. Pur essendo il Nord la zona geografica che dal 2011, primo anno di dati disponibili, sottolinea una diminuzione maggiore, di oltre due punti percentuali, mentre per quel che riguarda la zona media, quindi gli “abbastanza soddisfatti” è il Sud che ha sempre evidenziato livelli maggiori.
Non solo una diminuzione della qualità delle relazioni familiari, gli italiani dimostrano una tendenza analoga anche per le relazioni amicali, risultando così essere meno soddisfatti. Si vede come sia diminuito, a distanza di un anno, dell’1,1% la soddisfazione generale, incidendo maggiormente sulla qualità poiché sono coloro che si dichiarano molto soddisfatti ad essere diminuiti. La differenza rispetto alla soddisfazione familiare è che in questo caso gli italiani “molto soddisfatti” non sono diminuiti per andare ad incrementare la fascia di coloro che ritengono abbastanza soddisfacenti le proprie amicizie, ma questa simultanea riduzione ha comportato l’aumento dei poco soddisfatti. Rispetto alle prime rilevazioni del 2011 si nota una netta differenza, la soddisfazione per gli amici è in calo di 1,7 punti percentuali, mentre la sola percentuale di coloro che considerano le proprie amicizie per nulla soddisfacenti è aumentata da 2,8 a 3,3%. La generale conferma degli indicatori economici è sicuramente un punto favorevole per la coscienza e percezione di benessere degli italiani, che però, al contempo, perdono qualità nei rapporti sociali, fondamentali anche questi per una soddisfazione delle condizioni di vita.