Oxfam: continuano ad aumentare le disuguaglianze economiche
Il nuovo rapporto Oxfam intitolato “Ricompensare il lavoro non la ricchezza” ribadisce un concetto ormai tristemente risaputo: l’1% della popolazione mondiale continua a possedere più ricchezza del restante 99%, e il divario non sembra migliorare. Infatti il rapporto, il cui titolo in questo senso è particolarmente esplicito, evidenzia che di tutta la ricchezza creata nel 2017 l’82% è andato a quell’1% già ricco, mentre il 50% della popolazione più povera non ha ricevuto nessun aumento.
“I ricchi sono sempre più ricchi” non è quindi solo una frase di circostanza, ma una realtà confermata dai dati rivisti nell’anno, infatti, il rapporto del numero di persone che possiedono la stessa ricchezza del 50% della popolazione più povera, passa da 8 a 61, a testimoniare che aumentano i ricchi e, contestualmente, anche la povertà dei meno abbienti. I dati dell’Oxfam registrano anche un esponenziale aumento del numero dei miliardari nel mondo – uno ogni due giorni -, che oggi si attestano a quota 2.043, con un aumento in termini assoluti di 762 miliardi nel solo 2017. L’aumento del patrimonio di coloro, che entrano a far parte dei miliardari, è ovviamente a discapito delle fasce più povere, per cui la ricchezza è sempre più concentrata nelle mani di quelli che già la posseggono. E la tendenza risulta in crescita dato che, dal 2006 al 2015, il reddito dei lavoratori comuni è aumentato in media del 2% l’anno, mentre la ricchezza dei miliardari si è incrementata annualmente del 13%.
La denuncia dell’Oxfam appare chiara “è sempre più ampiamente dimostrato che gli attuai livelli di disuguaglianza vanno ben al di là di quanto possa essere giustificato dal talento dall’impegno e dalla propensione al rischio; molto spesso sono piuttosto frutto di eredità, monopolio o legami clientelari con i governi”. Infatti, ad oggi, circa un terzo dei patrimoni miliardari sono stati ereditati.
Il contesto italiano è descritto nell’approfondimento “Disuguitalia”, fornito da Oxfam Italia su dati relativi al primo semestre del 2017, e descrive una situazione poco omogenea della distribuzione della ricchezza nel nostro paese: il 20% più abbiente della popolazione detiene oltre il 66% della ricchezza nazionale, mentre dal lato opposto, il 20% più povero ne detiene solamente lo 0,09%. La disuguaglianza, testimoniata dai numeri, è sentita dagli italiani come emerge dal sondaggio più recente realizzato nel 2016 per Oxfam Italia dall’Istituto Demopolis. Secondo i dati, il reddito, il patrimonio e le opportunità di accesso al mondo del lavoro sono gli ambiti maggiormente indicati come fonte di disuguaglianza tra i cittadini, ottenendo rispettivamente il 76%, il 63% e il 60% delle preferenze. Seguono, poi, le possibilità di accesso ai servizi sanitari, per il 54% dei rispondenti, il risiedere in aree a differenti tassi di sviluppo, scelta come risposta il 42% delle volte, l’istruzione, per il 31%, e infine il genere, per il 19% degli italiani.