Italia fanalino di coda dell’Ue per quanto riguarda gli investimenti esteri
«Gli investimenti diretti esteri in Italia sono meno dell’1% del Pil, considerando il periodo 2013-2018, e sono tra i più bassi d’Europa. A frenare gli investitori internazionali sono soprattutto un eccessivo costo del lavoro, scarso supporto alle pmi, scarsa propensione all’innovazione, eccessivo carico fiscale, scarso investimento nella rete infrastrutturale». È quanto emerge dai dati dell’Eurostat. «Negli ultimi cinque anni, in media, i flussi degli investimenti internazionali diretti sono stati pari al 2,5% del Pil in Spagna, all’1,55% in Francia, all’1,8% in Germania e al 3,7% nel Regno Unito».