Lavoro: scende la disoccupazione ad agosto, ma aumentano gli inattivi
Il tasso di occupazione si attesta al 59,2% e risulta stabile per entrambe le componenti di genere. Il tasso di disoccupazione scende invece al 9,5%
di Redazione
Disoccupazione in netto calo ad agosto, ma molto dipende dall’aumento dell’inattività. Stando alle ultime rilevazioni dell’Istat, la stima degli occupati risulta sostanzialmente stabile rispetto a luglio, con il tasso di occupazione che si attesta al 59,2%. L’occupazione risulta stabile per entrambe le componenti di genere, aumenta per gli ultracinquantenni (+34 mila) mentre cala nelle altre classi d’età. Dopo la flessione del mese scorso, tornano a crescere i dipendenti, sia permanenti sia a termine (+32 mila nel complesso), diminuiscono invece gli indipendenti (-33 mila).

Le persone in cerca di occupazione sono in forte calo (-3,4%, pari a -87 mila unità nell’ultimo mese). La diminuzione riguarda entrambe le componenti di genere e coinvolge tutte le classi d’età. Il tasso di disoccupazione scende al 9,5% (-0,3 punti percentuali). La stima complessiva degli inattivi tra i 15 e i 64 anni ad agosto è in aumento (+0,6%, pari a +73 mila unità) per entrambe le componenti di genere. Il tasso di inattività sale al 34,5% (+0,2 punti percentuali).
Nel trimestre giugno-agosto 2019 l’occupazione è in crescita rispetto ai tre mesi precedenti (+0,2%, pari a +45 mila unità) per entrambi i generi. Nello stesso periodo aumentano sia i dipendenti permanenti (+0,5%, +79 mila) sia quelli a termine (+0,4%, +12 mila) mentre risultano in calo gli indipendenti (-0,8%, -45 mila); si registrano segnali positivi in tutte le classi di età, ad eccezione dei 35-49enni.
«Dopo la crescita registrata nel primo semestre dell’anno ed il lieve calo mostrato a luglio, l’occupazione ad agosto risulta sostanzialmente stabile nel confronto mensile. In particolare – è il commento dell’Istat –, l’andamento occupazionale è sintesi dell’aumento dei lavoratori dipendenti, sia permanenti sia a termine, e della flessione degli indipendenti. Nell’ultimo mese si stima una consistente diminuzione della disoccupazione e, dopo cinque mesi di stabilità, un aumento dell’inattività. Nel confronto trimestrale e tendenziale permangono la crescita dell’occupazione, soprattutto dipendente permanente, e il calo della disoccupazione già osservati nei mesi precedenti».
Per quanto in entrambe le componenti di genere si registrino trend pressoché simili, il divario resta ancora oggi molto evidente. Anche a fronte, cioè, di livelli occupazionali trainati soprattutto dalle donne nel periodo recente. La crescita del tasso di occupazione femminile, in un anno (agosto 2018 – agosto 2019), registra un +0,6%, mentre tra gli uomini l’aumento è dello 0,3%. Anche il tasso di disoccupazione, nello stesso periodo, evidenzia segnali leggermente più positivi per la componente femminile: -0,8% contro -0,6%. Ma il tasso di occupazione per le donne (50,2%) resta sotto di 18 punti percentuali (68,2% ergli uomini) e, soprattutto, il tasso di disoccupazione si attesta al 10,5% contro l’8,7% dei maschi. Non solo: se il tasso di inattività tra gli uomini si attesta al 25,1%, tra le donne arriva addirittura al 43,8%.
(fonte: Istat)