Iraq, generale iraniano Soleimani ucciso in un raid statunitense a Baghdad
Il generale iraniano Qassem Soleimani, vicino all’ayatollah Ali Khamenei, è rimasto ucciso in un raid sferrato da droni statunitensi contro l’aeroporto di Baghdad. Nell’attacco – ordinato direttamente dal presidente Donald Trump – sono morte altre otto persone, mentre undici soldati iracheni sono rimasti feriti. «Il generale Soleimani – spiega il Pentagono – stava mettendo a punto attacchi contro diplomatici americani e personale in servizio in Iraq e nell’area. Il generale Soleimani e le sue forze Quds sono responsabili della morte di centinaia di americani e del ferimento di altri migliaia». La guida suprema iraniana, Ali Khamenei commentando il raid ha invece detto: «Il lavoro e il cammino del generale Qassem Soleimani non si fermeranno e una dura vendetta attende i criminali, le cui mani nefaste sono insanguinate con il sangue di Soleimani e altri martiri dell’attacco della notte scorsa». Critiche alla decisione di Donald Trump sono arrivate anche dal candidato alla Casa Bianca Joe Biden.