Il coronavirus può essere un ulteriore fattore di rischio per la crescita dell’Italia? | T-Mag | il magazine di Tecnè

Il coronavirus può essere un ulteriore fattore di rischio per la crescita dell’Italia?

Gli scenari sono almeno due: uno meno grave, l’altro di completa incertezza. Il nostro paese è ultimo in Europa per crescita

di Redazione

Quanto potrà influire l’epidemia di coronavirus sul sistema economico globale e la crescita? Di sicuro c’è che al momento la situazione viene osservata quale fattore di rischio per l’economia mondiale, con stime di crescita già viste al ribasso. Uno scenario che nel complesso riguarderebbe anche l’Italia.

A dirlo, intanto, è stato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri: «Se il coronavirus avrà un impatto significativo e l’effetto di trascinamento dell’ultimo trimestre sarà più forte del previsto, questo 0,6% che noi abbiamo messo come previsione potrebbe essere rivisto al ribasso». In realtà, a lanciare l’allarme, era stato il gruppo finanziario giapponese Nomura, che nel suo Rapporto sull’impatto del coronavirus a livello globale ha previsto per l’Italia un’economia in recessione nel 2020.

Secondo Nomura, dunque, il Pil del nostro paese potrebbe a scendere a -0,1% nello scenario ritenuto meno grave e fino a -0,9% in quello peggiore. Ovviamente la seconda ipotesi contempla un quadro nefasto, con l’epidemia di coronavirus che “evolve” al grado di pandemia. Nell’eventualità il rischio incertezza comprenderebbe l’intera Eurozona (anche la Germania finirebbe in recessione, ad esempio) per cui sarebbero attese nuove misure espansive della Banca centrale europea al fine di contenere i danni.

Lo scenario meno grave, immaginando che le misure di blocco da parte della Cina a causa dell’emergenza sanitaria proseguano per poche settimane ancora, avrebbe un impatto modesto sull’economia dell’Eurozona (anche se la Germania, anch’essa tra i paesi più esposti, potrebbe risentire più di altri per via del rallentamento dell’export). Tuttavia l’Italia è tra i paesi più vulnerabili, come dimostra il ritmo di crescita troppo debole previsto per il 2020 e per il 2021 anche dalla Commissione di Bruxelles. Con un turismo in affanno (un’ingente perdita per un paese come il nostro), il timore è che l’Italia possa arretrare dello 0,1% nell’anno in corso. Nomura, in tale contesto, ha rivisto al ribasso dello 0,3% il Pil per il primo trimestre di Germania e Francia, dello 0,2% dell’Italia e dello 0,1% della Spagna.

 

2 Commenti per “Il coronavirus può essere un ulteriore fattore di rischio per la crescita dell’Italia?”

  1. […] L’Italia è il terzo paese al mondo per numero di contagi accertati, il terzo in Europa. Timori per le ripercussioni economiche, considerate le misure nelle regioni particolarmente colpite (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, […]

  2. […] messa a dura prova, è cosa ormai nota. Le stime di Nomura, che ha valutato diversi scenari, parlano chiaro. Ma da qualche ora, con il focolaio che si è generato in alcune regioni del Nord, è tornato lo […]

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